Il gruppo 'Qc Terme' interessato alle Leopoldine

L'azienda è proprietaria di otto centri e tre hotel

Le Terme di San Pellegrino

Le Terme di San Pellegrino

Montecatini 25 ottobre 2016 - Il gruppo Qc Terme potrebbe essere interessato a investire a Montecatini. L’azienda creata da Andrea e Saverio Quadrio Curzio nel 1982 raccoglie otto centri termali e tre hotel che, come si legge sul sito Internet della società, “costituiscono il più importante e innovativo gruppo nel settore del benessere termale italiano. QC Terme crea esperienze di benessere totale per coloro che vogliono migliorare la propria qualità di vita nei centri di Bormio, Pré Saint Didier, Milano, Torino, Roma e San Pellegrino”.

L’azienda “crea esperienze di benessere totale per coloro che vogliono migliorare la propria qualità di vita. Lo fa attraverso la progettazione, la realizzazione e la gestione di centri benessere, in luoghi dove l’eleganza dell’architettura si combina armoniosamente con le più innovative pratiche benessere”. Il gruppo Qc Terme, in queste ultime settimane, ha incontrato i vertici e la proprietà di Montecatini per raccogliere informazioni sulla società. Un particolare interessamento sarebbe stato espresso per l’acquisizione o la gestione delle Leopoldine.

I lavori relativi al progetto dell’archistar Massimiliano Fuksas, come è noto, sono fermi da 5 anni e mezzo, mentre le Terme sono indebitate per circa 20 milioni con il pool di banche guidato da Bnl. Il gruppo Qc Terme avrebbe le capacità per provvedere al completamento dell’opera, una volta divenuto proprietario dell’immobile. Il grande bagno romano pensato da Fuksas, in effetti, sembra sposare alla perfezione l’idea imprenditoriale di questa società, attiva anche nel settore della produzione dei cosmetici, con acqua termale, e di piacevoli fragranze.

Resta adesso da capire come e se la società intenderà mettere sul mercato questo immobile. Secondo le ultime notizie, infatti, all’inizio del prossimo anno dovrebbero essere pubblicati due bandi di manifestazione di interesse per le quote delle Terme di proprietà di Regione e Comune. La prima è intenzionata a cedere completamente il 67% della società, di cui è titolare, mentre il Comune potrebbe mettere sul mercato un pacchetto dal 13% al 23%, mantenendo una quota dal 10% al 20% a sua disposizione, o, in base alle previsioni di legge, cedere tutte le azioni a sua disposizione.

Resta da vedere, nel caso in cui dovesse essere portata avanti una situazione di questo genere, se sarebbe possibile togliere o meno le Terme Leopoldine dal pacchetto, per venderle o darle in gestione. In un recente incontro con l’amministrazione comunale, l’Intersindacale per il turismo ha chiesto di mantenere sotto il pubblico Tettuccio e Redi. Un’altra opzione la cui fattibilità deve essere ancora chiarita