Ferrovia, a giorni l'incontro decisivo sul raddoppio in città

Il viceministro Nencini: "Con la sopraelevata costi maggiori e linea ferma almeno due anni"

Il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini

Il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini

Montecatini 20 maggio 2017 - La prossima settimana si terrà un incontro decisivo tra Ferrovie e Regione per il raddoppio nel tratto tra Montecatini e Pescia. Lo annuncia il viceministro Riccardo Nencini nella sua nota di risposta ai consiglieri di maggioranza Rosellini e Morini. «Conosco così bene la necessità di valorizzare la tratta ferroviaria tra Lucca e Pistoia – spiega Nencini – che uno dei primi atti del governo è stato proprio quello di finanziarla dopo anni di sterile discussione. Un parte dei fondi proviene dalla Regione, l’urgenza è’ stata condivisa da Comuni e governo. Quindi: nessuna chiacchiera e molti fatti. Finanziata l’opera, Montecatini ha chiesto di rivedere il progetto.

Nel frattempo il raddoppio prosegue tra Pescia e Lucca. Il nodo di Montecatini - se a raso o sopraelevata - non è stato ancora sciolto dagli enti preposti a scioglierlo: Ferrovie e Regione, che la prossima settimana si incontreranno per discutere le opere migliorative sulla tratta Montecatini-Pescia». Nencini spiega anche che la revisione progettuale da parte di Ferrovie e Regione è in corso. «Va detto subito – precisa il viceministro – che i costi per la sopraelevata sono maggiori rispetto al passaggio a raso e che si prevede un rallentamento nei tempi di realizzazione dei lavori, compresa la chiusura totale della ferrovia per almeno due anni nel tratto che comprende la città di Montecatini. Chi sostiene che non sia così, temo sia fuori strada. Magari fondi le sue affermazioni sulla scienza, non sul sentito dire. Lo dico subito: trovo corretto inserire nella valutazione complessiva anche questi aspetti, e non spiego perché. Chi maneggia denaro pubblico deve sempre rendere conto ai cittadini». 

Morini e Rosellini chiedevano a Nencini di «portare il progetto». Il viceministro spiega: «Si informino bene. Non spetta nè a me nè al Ministero portare progetti. Spetta a Ferrovie e alla Regione. Il governo ha già fatto il suo mestiere mettendo i soldi. Capisco la Regione: dovrà spiegare ai cittadini che per due anni non potranno utilizzare la tratta in questione. Non è affatto facile. Nelle settimane scorse ho avuto modo di parlare con i sindaci di Pieve e di Montecatini. Abbiamo chiarito le rispettive opinioni. Entrambi sanno perfettamente chi fa che cosa».