Inchiesta-choc sui pediatri, interviene l’Ordine dei medici

«Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso, ma non criminalizziamo la categoria» / LATTE IN POLVERE AL POSTO DI QUELLO MATERNO / IL VIDEO DELL'OPERAZIONE / I NOMI DEGLI ARRESTATI / "HO PARLATO CON MIA MOGLIE: BENE BERLINO..". C'E' ANCHE UN MASSESE NELLO SCANDALO / LE REAZIONI SUL WEB: C'E' ANCHE CHI DIFENDE I PEDIATRI COINVOLTI / LE REAZIONI, IL MINISTRO LORENZIN: "AZIONI GRAVISSIME" LA REGIONE: "AVVIEREMO INDAGINI INTERNE"

L’Ordine dei medici prende posizione sull’inchiesta che ha portato all’arresto di dodici pediatri

L’Ordine dei medici prende posizione sull’inchiesta che ha portato all’arresto di dodici pediatri

Massa Carrara, 22 novembre 2014 - La parola d’ordine è: cautela. L’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Massa Carrara di fronte ai clamorosi sviluppi della vicenda dei pediatrici arrestati (l’inchiesta è costata gli arresti domiciliari anche a un informatore scientifico massese), frena soprattutto sull’enorme eco mediatico della vicenda. «Stiamo molto attenti – raccomanda il dottor Carlo Manfredi, presidente dell’Omceo –: un attacco come quello che stiamo registrando, oltre ad essere ingiusto nei confronti di chi è solo indagato e non ancora dichiarato colpevole, può  compromettere la fiducia delle famiglie nel proprio medico di riferimento, creando disorientamento e  finendo per ostacolare il raggiungimento degli obiettivi  che tutti ci proponiamo, e che rispondono ai requisiti di scienza e di coscienza». Resta il fatto che l’inchiesta sulle presunte responsabilità di alcuni pediatri operanti sul territorio e in ospedali della regione, accusati di aver indotto delle madri ad abbandonare l’allattamento naturale a favore di quello artificiale  in cambio di vantaggi economici, non può non scuotere la coscienza dell’intera classe medica. Restiamo in fiduciosa attesa che la magistratura chiarisca i contorni di ciò che è accaduto e ribadiamo che la responsabilità etico- professionale è individuale e che l’eventuale colpa di un singolo non può riflettersi su di un’intera categoria. Sentiamo tuttavia il dovere di dire che sembra davvero inverosimile che dei pediatri si siano macchiati di una così grave responsabilità».