Bigliettaia aggredita in centro: spintoni, insulti e intimidazioni

Per evitare il peggio sono dovuti intervenire subito i carabinieri

 I militari intervenuti in via Europa raccolgono testimonianze

I militari intervenuti in via Europa raccolgono testimonianze

Massa, 21 ottobre 2017 - «C’È DA AVER paura ormai a fare il bigliettaio qui. Sono andata anche dal Prefetto a chiedere aiuto. L’azienda ci dice di multare i portoghesi, ma sugli autobus veniamo insultate, minacciate e offese». E’ amareggiata e impaurita Laura, la dipendente Cct che ieri, poco prima di mezzogiorno, ha dovuto chiamare i carabinieri per evitare il peggio. Per la verità a fare il numero è stato il collega che l’accompagnava nel giro di controllo. Erano insieme sull’autobus numero 60 che unisce il centro città con Marina e lei era stata appena spintonata dalla donna (una quarantenne di mezza età) sorpresa senza biglietto. Poi sono arrivati i militari e la «portoghese» poco dopo cercava di giustificare il proprio comportamento davanti ai militari. Era accanto alla «gazzella», i carabinieri stavano verbalizzando le dichiarazioni ma il clima era tranquillo.

LA BIGLIETTAIA ha tirato un sospiro di sollievo, ma il peggio doveva ancora venire. Mentre parlava con i giornalisti all’altezza della fermata del bus in via Europa, ha indicato col dito una persona che in quel momento attraversava la strada. A quando diceva, pochi giorni prima aveva trovato l’uomo sul bus senza biglietto e lui l’aveva aggredita verbalmente, minacciandola e insultandola. Lo stava raccontando quando l’uomo si è accorto che si parlava di lui ed è tornato indietro. Con un tono di voce altissimo, quasi urlando, ha chiesto alla donna cosa voleva e come si permetteva di indicarla con un dito. Poi ha cercato di intimidire un giornalista e gli ha domandato se anche lui voleva qualcosa. Il giornalista gli ha detto che non l’aveva mai visto. A quel punto l’uomo è tornato sulla donna.

Solo l’esperienza dei due carabinieri ha evitato lo scontro fisico. Mentre la donna veniva accompagnata da un militare nel bar vicino per metterla al riparo, l’uomo ha continuato a urlare. Prima ha detto che lui si poteva permettere tutto, poi ha chiesto a più riprese di non essere toccato e ha aggiunto di non aver paura di nessuno. Della bigliettaia prima ha auspicato di vederla al bar per chiarirsi faccia a faccia, se lei aveva coraggio, poi ha detto che le avrebbe tolto le scarpe per farla andare scalza. Ma ha anche ammesso di essere stato sorpreso sul bus con il biglietto privo del timbro. A quel punto il militare più anziano ha fermato la scenata chiedendogli nome e cognome e i documenti. Lui prima si è opposto poi, vedendo il militare fermo sulla richiesta, ha capito che poteva avere guai e, su consiglio di un presente, ha detto di chiamarsi Francesco, di aver 50 anni e di non essere di Massa. Sarà denunciato? L’unica cosa certa è che Laura è potuta uscire dal bar solo quando la situazione era più calma.