Archeologia, scoperta una stanza segreta. Insegnante carrarese in Israele

Nell’equipe anche la professoressa Chiara Mariotti. Il prossimo 24 e 25 aprile si svolgerà alla facoltà di Lugano il convegno internazionale per condividere i risultati dello scavo

Mariotti al lavoro

Mariotti al lavoro

Carrara, 29 marzo 2017 - Una scoperta inattesa quanto gradita: ritrovata una camera al piano superiore nella grotta 11Q a Qumran (Israele): tra l’equipe anche una studiosa apuana, Chiara Mariotti. Nei giorni scorsi, durante uno scavo nella grotta dove nel 1956 vennero ritrovati dai beduini i resti di circa 30 rotoli del mar Morto, alcuni tra i meglio conservati, come il rotolo dei salmi, del Tempio e il PaleoLevitivo,l’istituto di cultura e archeologia delle terre bibliche della facoltà teologica di Lugano e l’università della Svizzera italiana hanno ritrovato una camera ancora inesplorata. Mariotti, 39 anni, sposata, con tre figli, da sempre appassionata di studi teologici e assistente di don Alessandro Biancalani, parroco di Fossola, è alla prima esperienza in uno scavo: «Un’esperienza molto arricchente sotto ogni punto di vista – racconta -, professionale come logico ma ancor di più umana: le competenze di ciascuno sono servite per creare le condizioni di una ricerca a tuttotondo ed i risultati raggiunti sono stati il frutto di un vero lavoro di squadra, dove le conoscenze e competenze di ciascuno sono state punti di forza per finalizzare il lavoro. Lavorare ad un progetto così stimolante con persone competenti è la condizione migliore perchélo studio possa essere proficuo e soddisfacente: ogni domanda che sorgeva passo dopo passo durante il lavoro era un’occasione per mettere in campo con generosità le nostre migliori competenze. Lavorare così è il massimo che un amante della ricerca possa chiedere. La mia gratitudine a Fidanzio per la fiducia e a Stefano Tarocchi, preside della facoltà teologica dell’Italia centrale per avermi iniziato agli studi dell’archeologia biblica. Da sempre appassionata di studi teologici» Il vano, 2 metri di larghezza e 6 di lunghezza, un’altezza tra un metro e 3 e mezzo sarà presentato dalla spedizione il 24 e 25 aprile durante il convegno internazionale a Lugano,dove saranno presenti i maggiori esperti al mondo di archeologia e rotoli del Mar Morto. Nello staff che ha portato a scoprire questa nuova parte della grotta, anche Mariotti, lunigianese, ma docente di religione da quest’anno all’istituto «Einaudi Fiorillo» e «Montessori». Nel 2015 conobbe Marcello Fidanzio, oggi responsabile dello scavo.