Individuato e fermato il pirata della strada che travolse l'ex ciclista Gianneschi

Svolta nelle indagini: la polizia municipale di Altopascio ha individuato l'investitore. Si tratterebbe di un trentenne del posto

Mauro Gianneschi

Mauro Gianneschi

Altopascio (Lucca), 6 febbraio 2016 - Individuato e fermato il pirata della strada responsabile dell'incidente che il 21 gennaio scorso ridusse in fin di vita Mauro Ruffo Gianneschi, 84 anni, poi morto pochi giorni dopo a Cisanello per i gravi traumi riportati nell'incidente. Il drammatico episodio sulla via Romana, ad Altopascio, dopo il quale il pirata si era dato alla fuga a bordo del suo scooter. Dopo giorni di febbrili indagini, la polizia municipale di Altopascio è riuscita a individuare l'investitore. 

Lo scooterista, F.A. di 34 anni, residente ad Altopascio, una volta fermato non ha potuto che ammettere l'investimento a fronte dell'impianto probatorio costruito dalle indagini condotte dal sostituto procuratore Elena Leone di concerto con il capitano della polizia municipale altopascese Italo Pellegrini. Fondamentali i contributi video acquisiti dalla sorveglianza comunale e le testimonianze prese sul posto raccogliendo importanti indizi. Uno di questi era riconducibile al giubbotto indossato dall'investitore, tipico degli operai che lavorano sulle strade. Partendo da questo elemento, gli investigatori hanno battuto a tappeto tutte quelle ditte locali che utilizzassero scooter per il trasferimento casa-lavoro.

Decisivi poi gli appostamenti nei pressi del luogo dell'incidente, allo stesso orario di quel 21 gennaio, e le verifiche sugli scooteristi di passaggio. La costanza ha premiato gli investigatori: il 5 febbraio, l'autore dell'investimento è transitato sul luogo dell'incidente ma ad attenderlo appostata c'era una pattuglia della polizia municipale che lo ha prontamente fermato. L'uomo, messo alle strette, non ha potuto fare altro che ammettere le sue responsabilità. Per il pirata è scattata una denuncia a piede libero per omicidio colposo, fuga e omissione di soccorso, reati per i quali è prevista una pena con fino a cinque anni di reclusione. Tutto regolare, invece, per quanto riguarda il mezzo con il quale si è verificato il sinistro, sia a livello di revisione che di assicurazione che per la patente del guidatore.

“Si tratta dell'ennesima riprova della qualità investigativa della polizia municipale altopascese - ha commentato il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, complimentandosi con i suoi - e del fatto che anche i vigili urbani possono operare con ottimi risultati nella repressione e prevenzione dei reati e non solo per elevare multe. Questa, a mio avviso, è una linea strategica importante per contribuire a combattere la criminalità urbana. Ad Altopascio, grazie ai nostri agenti, ci riusciamo”.