Dal tendone alla casa con tv e cucina. La nuova vita degli immigrati in città

La Misericordia: ‘Ottimo inserimento’. Il punto sull’area delle Tagliate

Migranti

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Lucca, 22 gennaio 2017 - Immigrati dal tendone super affollato nell’area delle Tagliate all’appartamento con riscaldamento tv cucina e servizi nel cuore del centro storico. Un bel salto di qualità per dieci extracomunitari, tutti giovani uomini, che martedì scorso, come avevamo annunciato, si sono trasferiti nell’appartamento di via Cesare Battisti, all’interno dell’antico palazzo anche sede della Misericordia, confinante con Palazzo Santini. 

«L’impatto è stato ottimo – dice Cesare Rocchi, presidente della Misericordia -. Sono rispettosi, e si stanno organizzando. Si fanno mangiare da loro nella cucina che hanno a disposizione dentro l’appartamento. Per un vero e proprio inserimento dovranno prima imparare l’italiano, e per questo motivo frequenteranno i corsi. E’ una situazione puntualmente gestita e monitorata. Abbiamo un ispettore della Misericordia incaricato che ogni giorno va a controllare che sia tutto in ordine. E’ importante stabilire subito quali sono le regole da rispettare, così abbiamo fatto».  I dieci extracomunitari, come avevamo ipotizzato, arrivano dalla tensostruttura delle Tagliate, dove infatti in questi giorni gli ospiti erano scesi a quota 195 circa, quando fino a qualche giorno prima erano intorno a 205.

Quindi il tendone delle Croce Rossa si è leggermente alleggerito (in attesa di nuovi arrivi?) ma il numero degli extracomunitari nel perimetro comunale non flette di una piuma. Anzi, la loro sistemazione appare ancor più stabilizzata. «Non so quanto resteranno – spiega Rocchi -, questo dipende unicamente dal Prefetto». 

E svela un piccolo retroscena. «Quando, martedì scorso, i dieci ragazzi si sono trasferiti in città è arrivato l’ordine di sostituirne uno con un altro che finno a quel momento era ricoverato in una struttura di assistenza sanitaria, perchè reduce da un intervento chirurgico. E’ andato via piangendo. Invece poi c’è stato il contrordine. L’assegnatario veniva indirizzato a una struttura per la riabilitazione, e il giovane è rientrato nell’appartamento cittadino. Era felicissimo». 

«Nei giorni scorsi ci siamo riuniti con i volontari per far capire che questa operazione risponde allo spirito di carità che è tra le missioni della Misericordia – sottolinea Rocchi - non è facile introdurre questa novità in modo giusto in un contesto come questo. L’obiettivo ottimale da raggiungere sarebbe quello di assicurare a questi giovani un effettivo inserimento. Non è facile. Non è facile neanche per gli italiani trovare lavoro oggi». Uno degli ultimi report della Regione Toscana lo aveva già messo in chiaro: la nostra provincia, nel rapporto tra extracomunitari accolti e numero di abitanti, in ambito regionale risultava seconda dopo Firenze.