Livorno travolto a Pescara, sfuma il sogno playoff nell'anno del centenario

Gli amaranto perdono 3-0 e finiscono la stagione nel peggior modo. Galabinov si mangia il gol dell'1-1 a porta vuota, poi gli abruzzesi dilagano / LE FOTO / LE PAGELLE di Alessandro Antico / PANUCCI: "AMAREZZA, MA CREDO IN QUESTO GRUPPO E HO UN ALTRO ANNO DI CONTRATTO"

Pescara-Livorno, Luci in azione

Pescara-Livorno, Luci in azione

Livorno, 22 maggio 2015 - È finita la lenta agonia del Livorno. Gautieri, Gelain e Panucci sono riusciti nella difficile impresa di fallire l'obiettivo playoff. Un obiettivo che, nell'anno del centenario, era il minimo che si potesse chiedere ai ragazzi di Spinelli. Che gli amaranto fossero in fase calante è sotto gli occhi di tutti. Fortuna e due rigori al 93' hanno tenuto Luci e compagni attaccati alla cordicella della speranza fino all'ultima giornata. Ma, sul campo di un Pescara veramente affamato e bisognoso dei 3 punti, il Livorno è naufragato 3-0, sotto i colpi di Pasquato e Bjarnason, che ha realizzato addirittura una doppietta. Inutile gettare la croce addosso ai singoli giocatori. Improduttivo scagliarsi contro il giovane Cipriani che, pur essendo uscito male in tutti e 3 i gol subiti, era al suo esordio in assoluto e se Mazzoni non avesse perso la testa col Vicenza, una partita così delicata non l'avrebbe mai giocata.

Come era da aspettarsi, all'Adriatico a partire con il piede sull'acceleratore sono i padroni di casa che creano gioco e tengono alto il baricentro fin dal primo minuto. Al 13' il primo squillo con Pasquato che chiama in causa il portierino amaranto, che blocca in due tempi. Due minuti più tardi vola alto il calcio piazzato di Politano. Ancora Pescara al 24' con Torreira, ma il tiro finisce sopra la traversa. Al 29' gli abruzzesi passano meritatamente in vantaggio. Pasquato va via a uno spento Maicon e mette in mezzo per Melchiorri che batte Cipriani con un bell'interno destro a girare. Sull'1-0, ti aspetti la reazione del Livorno. Ma i ragazzi di Panucci non riescono a mordere e il primo tiro nella porta di Fiorillo arriva al 40'. La punizione di Emerson viene bloccata dall'ex di turno. Prima dell'intervallo ci prova anche Jelenic, ma il tiro è debole.

Nella ripresa il copione non cambia e, nonostante le due sostituzioni per dar maggior peso al reparto offensivo, gli amaranto non riescono a creare pericoli per i biancazzurri. Dopo 5' il Livorno prova a scuotersi. Corner battuto bene e la palla arriva sui piedi di Galabinov. L'attaccante bulgaro, però, da due passi e a porta vuota, spara a lato. Gol sbagliato, gol subito. Al 6' Melchiorri va via a Ceccherini e serve Bjarnason che anticipa Emerson e batte nuovamente Cipriani. Nei minuti successivi gli amaranto collezionano calci d'angolo, ma non riescono mai a essere incisivi. Nel finale Panucci inserisce anche Jefferson e il Livorno gioca con 3 punte. Ma i risultati non arrivano. E al 91' Bjarnason segna addirittura il terzo gol, con un pallonetto che beffa Cipriani uscito male. Il match dell'Adriatico è la fotocopia della stagione livornese. Una stagione buttata via. 

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