La migliore lezione? In un canile

Il commento

Gambassi Terme (Firenze), 27 maggio 2016 - Prendi un veterinario innamorato del proprio lavoro che propone alle insegnanti di una scuola primaria di accompagnare i bambini delle ultime classi a visitare il canile comunale. Prendi un team di docenti e dirigenti, che viene da definire “illuminati”, che accettano l’idea con altrettanto entusiasmo. Aggiungi una trentina di ragazzini di 10 e 11 anni e i venti cani del rifugio comunale, mescola il tutto e ottieni il prototipo della lezione-visita che andrebbe resa obbligatoria nel programma scolastico ministeriale. L’iniziativa, realizzata dall’istituto comprensivo di Gambassi Terme al Canile comunale di Certaldo, ha un valore che va molto al di là della singola esperienza: indica una strada, forse l’unica, per arrivare nel tempo a sconfiggere la piaga dell’abbandono degli animali.

Fuori dalla retorica dei discorsi e delle lezioni dalla cattedra, spesso solo un rumore di fondo per i bambini, l’esperienza diretta – in una struttura ben tenuta, moderna e adeguata alle esigenze degli ospiti – ha avuto il non piccolo pregio di mostrare cosa succede a un cucciolo di casa, quando cucciolo non è più e chi se ne era assunto la responsabilità lo lascia legato al cancello del canile o, peggio, a un palo in strada. L’esperienza ha infatti suscitato domande, provocato riflessioni e gettato il seme dell’empatia, concetto semplice nella teoria e difficile nella pratica ma che, se stimolato in chi è per età più ricettivo, ha molte possibilità di mettere radici.

Alla scuola di Gambassi Terme si è scelto di non riempirsi la bocca di discorsi su quanto sia importante rispettare gli animali. Si è scelto di parlare ai bambini attraverso il confronto con la realtà, accompagnata e spiegata, ma vera e diretta. Un appello aperto alla loro sensibilità e al loro cuore per trasformare i piccoli uomini di oggi in adulti responsabili domani.