«Ho risolto l’enigma di Pitagora»

L’incredibile scoperta del professore Augustin Patience, studioso giramondo, insegna attualmente al Fermi

Professore Patience

Professore Patience

Come si dice: il destino nel nome. È il caso di Augustin Patience: 46 anni, una vita dedicata ai calcoli, è professore di matematica applicata tra Londra, Parigi e New York (ma da qualche anno si è fermato in Italia) ... e di pazienza ne ha avuta tanta. Così tanta che ci sono volute notti insonni passate sui libri tra numeri e teoremi, 16 anni di conti, tentativi falliti e misurazioni per arrivare alla svolta.

Il matematico che attualmente insegna al Fermi di Empoli, e in città ha aperto il London Clil College – è certo di aver «risolto il problema del terzo millennio. Quello che fino ad oggi racconta un poco incredulo ma orgoglioso nessuno è riuscito a risolvere».

Un mistero lungo 2500 anni risolto dall’ingegno di un’equipe di oltre 400 matematici, colleghi di Patience, che in questi anni con la testa piegata sui libri hanno trovato tutti i valori di Pitagora, fino all’infinito.

Tutti conoscono il teorema ma nessuno lo sa dimostrare confessa il professore. Gli ultimi ad averci provato sono stati universitari dalla Pennsylvania e dalla California: ma la loro ricerca si è conclusa con una serie di spazi bianchi. Entrare nel dettaglio non è semplice se si parla di matematica. Il professor Patience, laureato in matematica applicata e con un Post-Dottorato in Matematica Spaziale, bilingue e cittadino del mondo, tenta di semplificare il concetto disegnando sulla lavagna una tabella e inserendo numeri secondo una logica ben precisa.

Thales Table

Un codice segreto? Un enigma risolto? Gesso alla mano, comincia a raccontare una storia. «Talete di Mileto è tra i greci il primo scopritore della geometria. Fu chiamato in Egitto dal faraone e davanti alle piramidi, osservandone l’ombra, riuscì a calcolarne l’altezza. Ha lavorato con Pitagora nel 600 avanti Cristo. E’ studiando il suo teorema, un’equazione spaziale, che io e i miei colleghi di project management siamo riusciti a trovare tutti i numeri di Pitagora. Non scorderò mai quel giorno alla London School. Quando dopo anni di prove si accese la lampadina, ci guardammo negli occhi e calò il silenzio. Quello che avevamo capito non si poteva spiegare a parole». Oggi tutti usiamo il teorema «ma alla cieca – sostiene Patience – E’ un’idea che funziona, ma rimasta per millenni chiusa in una bottiglia che nessuno ha mai aperto.

Tutti si chiedono come Pitagora possa esserci arrivato. E’ difficile da dimostrare ma partendo da Talete noi ci siamo riusciti». Sogna in grande, il professore: «Il Premio Nobel ha stanziato 3milioni di dollari per chi riesce a dimostrare il primo teorema greco. E’ la nostra occasione. Siamo convinti che questa scoperta scientifica, non appena divulgata, ci porterà alla ribalta mediatica internazionale». Lo dice così, freddo e razionale, come quando legge i suoi numeri. E con un sorriso conferma: «Abbiamo una novità da raccontare al mondo, per adesso è riassunta in 250 pagine di ricerca che pubblicheremo presto». Agli esperti il compito di analizzare radici quadrate e cubiche, a La Nazione quello di raccontare l’entusiasmo per un sogno fatto di numeri ‘impossibili’, che potrebbe coronarsi. «Il futuro? Continuerò a fare ricerca».