Spari contro i ladri: "Non sono un eroe e sto vivendo un incubo"

Provato dopo tre giorni di carcere l’ex agente accusato di tentato omicidio per aver ferito un ladro

Da sinistra Bruno Poeti, l’ex agente che ha sparato ai ladri e il suo avvocato Adriano Galli (Foto Aprili)

Da sinistra Bruno Poeti, l’ex agente che ha sparato ai ladri e il suo avvocato Adriano Galli (Foto Aprili)

Grosseto , 12 febbraio 2016 – "Non sono un eroe. Sono un cittadino normale, semplice. Non chiedevo altro che vivere in tranquillità con mia moglie". E’ quanto dichiarato da Bruno Poeti, il 64enne ex agente grossetano che all’alba di lunedì ha sparato ad un gruppo di romeni che si erano introdotti nel suo terreno, ferendone uno.

L’uomo, scarcerato ieri dal giudice dopo due notti trascorsi in cella, è accusato di tentato omicidio: "Sono provato – ha continuato – è stata un’esperienza terribile che non auguro a nessuno. Non riesco più a dormire. Ho trovato sollievo solo quando ho saputo che il ragazzo ferito stava meglio. Da lunedì la mia vita si è trasformata in un incubo ma ho fiducia nello Stato e nella giustizia anche perché ho sempre servito il mio Paese. Scusate - ha concluso in lacrime - sono troppo provato".

"Poeti - ha aggiunto Adriano Galli, il legale dell’ex poliziotto - ha volontariamente consegnato le armi e ha ammesso subito di aver sparato".

Assegnata intanto dalla procura la perizia al medico legale Roberto Martini. Sarà lui a dover ricostruire la traiettoria del proiettile che ha colpito il 38enne rumeno che si trova ancora ricoverato all’ospedale Misericordia.