A Orbetello stagione in bilico. Allerta per i balneari e per i pescatori è rebus sugli stipendi

Le due categorie più colpite dalla calamità tra dubbi e appelli

Alcuni operatori impegnati nella ripulitura della laguna dai pesci morti

Alcuni operatori impegnati nella ripulitura della laguna dai pesci morti

Grosseto, 1 agosto 2015 - Stabilimenti balneari in allerta, lungo tutta la costa della Feniglia, dove il consorzio Litorale Levante chiede al comune la massima attenzione sulla gestione delle acque anossiche che in questo momento di trovano nella laguna dalla parte di Ansedonia. In via ordinaria, infatti, il flusso delle acque è in entrata tramite il pompaggio di Nassa e Fibbia e in uscita ad Ansedonia. "L’inversione di flusso dell’acqua delle lagune verso il mare che normalmente segue la direzione ponente verso levante nel canale di Ansedonia – affermano dal consorzio – è stata provvidenziale per evitare che l’acqua lagunare si riversasse in mare causando di conseguenza la non balneabilità di tutta a Feniglia. Le difficoltà che in questi giorni interessano la Giannella fino alla bocca dell’Albegna e tutta la parte nord del comune di Orbetello, con acqua parzialmente torbida anche se perfettamente balneabile, sono le stesse che ogni anno si trovano a sopportare i turisti e gli operatori di Ansedonia lato Feniglia da vent’anni a questa parte. E sarebbe arrivato il momento di rivedere questo percorso di flusso che sversa sempre a Levante magari alternando periodicamente oppure in base alle correnti ed ai venti, sempre che questo sia possibile". Insomma, se i gestori degli stabilimenti balneari della zona dei campeggi tra Osa e Albegna sono sul piede di guerra per l’arrivo in mare delle acque lagunari, che transitando nel canale di Fibbia raccolgono tra l’altro anche i fanghi ancora lì dall’alluvione del 2012, sull’altro versante rispondono a tema.

"Siamo certi che prima di far affluire le acque della laguna di levante nel canale di Ansedonia – afferma dal consorzio – la nostra amministrazione comunale aspetterà che le acque della laguna raggiungano valori tali da non compromettere la balneazione e la relativa stagione turistica". Proprio ieri mattina, del resto, i campeggiatori sono arrivati in Comune a chiedere provvedimenti contro le acque scure che si riversano nella zona attorno alla foce dell’Albegna. Dal Comune ribadiscono che la balneazione non è a rischio e che i parametri di balneabilità sono monitorati costantemente dall’Arpat. Tutto il comparto economico della zona orbetellana è però in pratica appeso a un filo, dal momento che attorno alla laguna si gioca l’immagine e l’indotto di buona parte del territorio. In prima fila, ci sono ancora una volta i pescatori della cooperativa, quarantanove soci e cinquanta dipendenti i cui stipendi sono assicurati fino a settembre, poi dipenderà tutto da cosa succederà, tra stato di calamità, contributi e tutto il resto. Proprio su questo argomento arriva la proposta della Cgil: un protocollo di intesa tra Regione, Comune, sindacati e associazioni di categoria. "Un protocollo – afferma Claudio Renzetti (segretario generale Cgil Grosseto) – che dovrà far suo un piano di rilancio dell’azienda, attraverso un piano industriale con aspetti innovativi soprattutto per cercare di costruire un polo tecnologico, con la collaborazione di importanti imprese che migliorino l’esistente e ricerchino innovazioni per evitare che ricapiti in futuro. Con il riconoscimento dello stato di calamità naturale, con un protocollo d’intesa, con gli ammortizzatori sociali adeguati e con l’azienda che investe, la laguna di Orbetello potrebbe tornare a splendere".

R.B.