Sit-in per Zuccaro e contro l’inceneritore

Manifestazione a un anno dalla morte dell’avvocato-ambientalista

Così gli amici ambientalisti hanno voluto ricordare Zuccaro

Così gli amici ambientalisti hanno voluto ricordare Zuccaro

Grosseto, 30 marzo 2015 - A un anno dalla scomparsa di Franco Zuccaro gli amici del Comitato per il no all’inceneritore di Scarlino si sono ritrovati davanti all’ufficio dell’avvocato follonichese. La notizia della morte del legale, che da sempre seguiva la battaglia contro l’impianto di incenerimento del Casone oltre ad altri grandi casi ambientali di rilevanza nazionale e internazionale, era arrivata il 29 marzo dello scorso anno: un malore improvviso gli aveva tolto la vita mentre si trovava in vacanza in montagna con la famiglia. 

Adesso quel dolore è addolcito dalla consapevolezza di quello che Franco Zuccaro ha lasciato al suo territorio: ultima, in ordine di tempo, la vittoria in tribunale che ha portato alla chiusura dell’inceneritore di Scarlino, anche grazie al ricorso delle associazioni ambientaliste firmato dall’avvocato Zuccaro, segno che i dubbi avanzati sui permessi rilasciati dalla Provincia all’impianto erano fondati. Ecco il messaggio di chi gli voleva bene: «Un anno fa abbiamo perso Franco Zuccaro – dicono gli amici del Comitato per il no all’inceneritore –: un caro amico, uno stimato professionista, un prezioso esempio di impegno civico, coraggio e generosità, le cui battaglie in difesa della salute e dell’ambiente esprimevano tutto il suo grande amore per la libertà e la democrazia. Noi del Comitato per il no all’inceneritore di Scarlino desideriamo ricordarlo in maniera informale, spensierata, allegra, come certo gli sarebbe piaciuto. Ci siamo quindi ritrovati in piazza Vittorio Veneto, a Follonica, proprio davanti al suo studio, intorno alla palma che era solita sorreggere l’inseparabile e inconfondibile bicicletta di Franco, che ancora immaginiamo lì, a segnalarci la sua presenza e che ci induce ad alzare lo sguardo verso la finestra attraverso la quale lo intravedevamo dietro a un’invalicabile e pericolante montagna di carte. C’è chi lo ricorda per il basco, la bicicletta, il papillon, l’inseparabile zainetto, le camice hawaiane, i sandali o chissà cos’altro: una persona stravagante, molto preparata e sempre disponibile».

Ieri la bicicletta di Franco Zuccaro era appoggiata alla stessa palma, accanto allo striscione del Comitato per il no all’inceneritore e ad alcune foto ricordo. La manifestazione, cui ha preso parte il sindaco Andrea Benini, è stata anche un regalo per la vedova Anna Maria Gaggioli, consigliere comunale del Pd follonichese, e i due figli di Zuccaro, Margherita e Enzo.

Marianna Colella