Il Polo grossetano spinge l'Università di Siena al primo posto in Italia

In Maremma cinque corsi di laurea in teledidattica sono uno dei fiori all'occhiello dell'ateneo senese

Una lezione in teledidattica al Polo universitario grossetano

Una lezione in teledidattica al Polo universitario grossetano

Grosseto, 8 settembre 2017 - Cinque corsi di laurea e un trend di iscritti crescente. Economia e commercio, Scienze economiche e bancarie, Scienze politiche e internazionali, Scienze storiche e del patrimonio, Infermieristica: cinque possibilità di crescita culturale e di lavoro restando nel proprio territorio, utilizzando la teledidattica come strumento di assoluta innovazione. Il Polo universitario grossetano dell’Università di Siena si affiaccia a un nuovo anno accademico forte di un bilancio positivo costituito dalla lenta, ma costante crescita dei suoi parametri vitali: iscritti e corsi di laurea. L’ultimo nato, il corso di Scienze politiche e internazionali è già al suo secondo anno e l’attivazione del nuovo primo anno fa ben sperare in termini di adesioni. «Abbiate fiducia in ciò che la vostra terra sta facendo per voi» è il messaggio che la presidente del Polo, Gabriella Papponi Morelli, vuole rivolgere a tutti i ragazzi della provincia di Grosseto che proprio in questi giorni, se non lo hanno già fatto, si stanno orientando alla scelta universitaria.

«La qualità della vita a Grosseto è eccellente – afferma la presidente del Polo – e poter vantare una presenza universitaria in loco con un’offerta di corsi di laurea così variegata non lo si può dare per scontato. Se si vogliono indirizzare gli studi nei settori ‘coperti’ dai corsi attivi qui a Grosseto, la qualità della vita grossetana, a mio avviso, è un elemento cui dare adeguata considerazione. Perché qui da noi, al Polo, con il nostro sistema di teledidattica, i ragazzi frequentano la stessa identica lezione che frequenterebbero in un’aula dell’ateneo di Siena e con la stessa possibilità di interazione con i docenti. La differenza sta solo nel fatto che si resta nella propria città, nel proprio territorio, con benefici economici collaterali da non sottovalutare. Se, invece, si prediligono studi che qui in loco per il momento non sono disponibili o si è decisi a fare una scelta in grado davvero di cambiare la vita (come ad esempio andare a studiare a Seattle, o New York, o in altre città straniere), beh...allora alzo le mani».

Ad oggi il Polo universiatrio grossetano ha quasi 300 iscritti e per la presidente Gabriella Papponi Morelli è «un numero estremamente significativo per una città e per una provincia demograficamente comunque contenuta». «Ma quel che più conta – aggiunge la presidente del Polo universitario grossetano – è che avere l’università su questo territorio non vuol dire soltanto dare la possibilità di studirare a tutti, anche a chi da Grosseto non può spostarsi in altre città per qualsiasi genere di motivo; la presenza universitaria significa soprattutto dinamismo culturale che si realizza attraverso incontri, attività laboratoriali, consulenze e collaborazioni con gli enti locali, gestione di patrimoni librari di inestimabile valore. Il nostro Polo – conclude la presidente Papponi Morelli – dispone di una importante sede bibliotecaria, situata in via Ginori 41, che ospita al suo interno la biblioteca delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza (depositaria del Fondo Bernardini) e quella di Conservazione, Gestione e Comunicazione dei Beni Archeologici della Facoltà di Lettere e Filosofia depositaria del Fondo Kurze con 7mila volumi e 3mila estratti e carte geografiche inerenti l’archeologia medievale della Toscana». La novità che attende il Polo grossetano nel 2018 sarà la sua trasformazione in Fondazione di partecipazione.

E c'è anche il contributo del Polo universitario grossetano nell’affermazione registrata dall’università di Siena nella classifica nazionale degli atenei stilata ogni anno dal Censis. Con 99,4 punti, l’Università di Siena è prima nella categoria degli atenei statali di medie dimensioni (tra 10 mila e 20 mila iscritti) e ottiene il miglior punteggio assoluto tra le Università statali. Un ulteriore miglioramento rispetto al 2016, quando l’Ateneo era classificato in seconda posizione. La comunicazione e i servizi digitali, insieme alla spesa per le borse di studio erogate, sono i parametri che premiano maggiormente l’Università di Siena. Ed è proprio sul fronte della digitalizzazione dei servizi e della multimedialità che l’ateneo senese gode del benifico apporto del Polo universitario grossetano. Nelle due sedi del capoluogo maremmano, infatti, in via Ginori e in via Zanardelli, le lezioni si seguono a distanza grazie a un sofisticato sistema di teleconferenza che permette a ogni singolo studente di seguire i docenti esattamente come se si trovassero nell’aula di una delle Facoltà di Siena. ‘Esattamente’ significa che ogni studente può interagire con il docente in tempo reale proprio come possono fare i colleghi studenti che a Siena si trovano seduti davanti all’insegnante. È anche grazie a questa metodologia di insegnamento tutta grossetana che l’Università di Siena è arrivata al vertice degli atenei italiani.