Naufragio della Concordia, il danno complessivo per il Giglio ammonta a circa 350 milioni di euro / AUDIO

In aula il professore Carlo Scarpa ha quantificato il danno biologico subìto dall’Isola del Giglio a seguito del naufragio. Mentre la Regione Toscana annuncia che chiederà danni a Costa per 30 milioni di euro

La Costa Concordia al Giglio in una foto d'archivio

La Costa Concordia al Giglio in una foto d'archivio

Grosseto, 17 novembre 2014 - Nel corso e a conclusione dell'udienza di oggi al Teatro Moderno di Grosseto del processo contro l'ex comandante Francesco Schettino per il naufragio della Costa Concordia viene trattato anche il tema della conta dei danni. In aula è il professore Carlo Scarpa (sesto teste) a quantificare e quindi presentare il conto per i danni subìti dall’Isola del Giglio a seguito del naufragio. Vari gli aspetti e i capitoli trattati dal professore. Non ha ancora quantificato in definitiva. Ma ha appena parlato del danno biologico subìto dai 1.418 residenti. Quantificato in un range tra 125 a 189 milioni per tutto quanto subito dal 13 gennaio fino alla rimozione del relitto.

Inoltre, secondo quanto riferito dal coordinatore dell’area turismo, commercio e terziario della Regione, Mauro Bongini, “l’impegno che la Regione Toscana dovrà attuare nei prossimi tre anni per riqualificare l’immagine turistica dell’Isola del Giglio è di 30 milioni di euro, circa dieci milioni di euro all’anno. Un impegno voluto dalla stessa giunta regionale

Investimenti che la Regione Toscana chiederà indietro a Costa in forma di risarcimento danni, come afferma lo stesso Rossi: "Chiederemo a Costa trenta milioni di indennizzo per i danni di immagine subiti dalla Toscana". Primo testimone ad essere ascoltato questa mattina nell'ambito del processo per il naufragio della nave Costa Concordia, procedimento nel quale la Regione Toscana è parte civile, Rossi ha detto: "L'immagine del 'mostro' adagiato sugli scogli dell'Isola del Giglio ha fatto il giro del mondo e si è impressa nell'immaginario collettivo. Questo ci danneggia, contrasta e offusca la bellezza delle nostre spiagge, delle nostre isole, del nostro paesaggio". Il presidente ha poi proseguito: "L'attrattività della Toscana ha subìto un duro colpo, tant'è che abbiamo registrato un calo del 13% nelle presenze turistiche al Giglio, calo che si è esteso a tutto l'Arcipelago con una riduzione del 7,5% e del meno 4% sull'insieme delle coste toscane". E' infatti possibile stimare che la sola isola del Giglio nel periodo di presenza del relitto abbia perso circa 45.000 visitatori. Rossi ha inoltre sottolineato il duro lavoro che sarà necessario per ricostruire l'immagine della Toscana come meta turistica d'eccellenza: "Il volto della nostra regione, noto per la sua dolcezza, equilibrio e misura, è stato deturpato da quel mostro d'acciaio adagiato per quasi 3 anni sugli scogli del Giglio. Non sarà facile ricostruirlo. Serviranno anni di lavoro, consistenti investimenti e costose campagne di comunicazione nazionali ed internazionali per ridare valore alla Toscana ferita e riposizionarci come luogo di eccellenza turistica". "Noi su questa vicenda ci siamo sempre comportati con generosità e spirito collaborativo - ha concluso Rossi - Oggi siamo qui a Grosseto per chiedere un equo indennizzo. Questa regione è conosciuta e apprezzata nel mondo per personaggi come Leonardo, Galilei, Giotto, Michelangelo e Brunelleschi, ma dopo la sciagura della Concordia è divenuta famosa per Schettino e le sue oscenità".