Una messa speciale per quella che potrebbe essere l'ultima domenica della Concordia al Giglio

La preghiera del parroco della chiesa di Giglio porto per chi sta lavorando per portare via il relitto e per le vittime e il ringraziamento delle tre naufraghe francesi ai gigliesi

L'interno della chiesa di S. Lorenzo, Giglio porto (foto Ansa)

L'interno della chiesa di S. Lorenzo, Giglio porto (foto Ansa)

Grosseto, 20 luglio 2014 - Il parroco della chiesa di Giglio porto, Don Lorenzo Pasquotti, durante la messa di quella che si spera sia l'ultima domenica della Costa Concordia all'isola, ha rivolto una preghiera per chi sta lavorando per portare via il relitto e per le vittime del naufragio. "Preghiamo per le persone che stanno finendo di preparare la nave perché martedì venga portare via con sicurezza e con tutta la cautela che serve - ha detto il sacerdote - pensiamo a loro e alle loro famiglie che sono lontane e pensiamo a quelli che erano a bordo. Ricordiamo i morti, tutti, anche quelli che stavano lavorando (come il sub spagnolo morto nei mesi scorsi, ndr). Li presentiamo tutti al Signore". 

Le tre naufraghe francesi, arrivate ieri sull'isola, sedute tra le prime file in chiesa, hanno voluto dire 'grazie' ai gigliesi dall'altareA fine messa, le parole delle sopravvissute francesi: "Volevamo ringraziare tutti i gigliesi e far benedire questa splendida isola - ha detto Anne Decrè che è anche presidente del comitato delle vittime francesi (in tutto sei), parlando nella sua lingua e un po' commossa - sono veramente molto contenta di essere qui e ringrazio ancora tutti gli abitanti". A quel punto tra i fedeli è partito un applauso. Successivamente le tre hanno salutato in sacrestia don Lorenzo e una di loro ha riconosciuto tra le tonache quella viola che il sacerdote le aveva prestato la notte del naufragio per scaldarsi. "Gliela avevo data da mettersi addosso, mi ha detto che non le era servita molto, ci credo, è di poliestere - sorride il prete - però l'ha riconosciuta subito".