Alluvione, Rossi: "Il governo ci dia poteri da commissari"

"Spesi 21 milioni di euro, in due anni vedremo i risultati"

Una drammatica immagine dell'Elsa (Ansa)

Una drammatica immagine dell'Elsa (Ansa)

Firenze, 15 ottobre 2014 - Il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, invoca poteri da commissario per il rischio idrogeologico e rinnova all'esecutivo Renzi una risposta: "Al governo chiedo due cose- afferma davanti ai giornalisti convocati per fare il punto dell'alluvione in Maremma - Da un lato di tenere fuori dal patto di stabilità i finanziamenti che vanno all'assetto idraulico. Questo significa che possiamo continuare a spendere i nostri 50 milioni e anche di più come abbiamo sempre finito per fare. Non è con una grande opera, ma con tante opere e con una capacità di investimento annuale che possiamo mettere sotto controllo l'assetto idraulico- specifica-. Per quanto riguarda gli aspetti burocratici, si dia ai presidenti delle Regioni i poteri che sono in testa ai commissari di governo. In questo modo potremo dare un impulso straordinario al controllo del territorio, che non potrà mai essere totale. Infatti, si ragiona di mitigazione del rischio".

L'implicazione più significativa per il governatore dell'allentamento dei vincoli alla manovra del presidente della Regione consisterebbe nella possibilità "di convocare in sede di conferenza dei servizi tutti gli enti interessati, di adottare le varianti urbanistiche laddove si impone la necessità e avviare le procedure d'esproprio verso i privati".

"Abbiamo già lavorato per un complesso di 21 milioni di euro, i cui lavori andranno a conclusione nell'arco di un anno e mezzo, due anni. Dopo questi, il rischio alluvioni sarà profondamente minore e mitigato", ha detto poi Rossi riguardo ai lavori per la sicurezza idrogeologica: "Sull'Albegna stanziammo a novembre 2012 qualcosa come 10 milioni di euro, ne sono stati spesi 5 con una serie di interventi che hanno dato un buon esito- ricorda-. C'è stato un ritardo che è stato accumulato per la costruzione dell'argine remoto per ritardi di progettazione, discussioni anche a livello locale. Noi avevamo sollecitato il consorzio per fare rapidamente la progettazione. Se questo argine fosse stato fatto per un finanziamento per 4,7 milioni di euro i danni sarebbero stati ancora più limitati. Poi, a fine 2013 abbiamo di nuovo messo 10 milioni per l'assetto idraulico dell'Albinia dando ancora una volta mandato al consorzio per mettere a posto un torrente, il Magione che ha un importo di circa 1,2 milioni di euro e dando mandato al genio civile della Regione Toscana di progettare le casse d'espansione intorno all'Albinia di Campo Regio". Rossi è convinto di poter offrire per tutti gli interventi di risanamento idraulico una tempistica certa: "Per entrambe le opere, la progettazione dovrà concludersi entro la fine del 2014 e dovrà tenersi l'appalto nel 2015". "Dall'episodio del novembre 2012 dell'alluvione, la Regione Toscana nell'arco di 2 anni ha stanziato 21 milioni, ne ha spesi molti ed entro il 2015 avra' modificato sostanzialmente la situazione in quella zona - aggiunge- Mi sembra che coi tempi ci siamo, soprattutto se non si cambia con le leggi nazionali i poteri che stanno in capo al presidente della Regione".

In un post su Facebook, Rossi ha poi chiesto "di sospendere il pagamento delle tasse e dei tributi per le aree colpite e indennizzare i contadini con i poderi devastati, questa volta con risorse dello Stato".