La morte di Veronica Locatelli a Forte Belvedere. "Bisogna restituire onore alla vittima"

Lo ha detto il sostituto procuratore Biritteri concludendo la sua discussione al processo di appello contro Domenici, e contro il direttore della direzione cultura del Comune Giuseppe Gherpelli, il perito Ulderigo Frusi e l'imprenditrice Susanna Bianchi dell' associazione culturale che aveva il Forte in concessione per realizzare eventi estivi / LA PROCURA RICORRE IN APPELLO

Veronica Locatelli

Veronica Locatelli

Firenze, 27 febbraio 2015 -  Veronica Locatelli morì al Forte Belvedere la sera del 15 luglio 2008, giorno del suo compleanno. La ragazza  recipitò dal Forte Belvedere aperto al pubblico per una manifestazione. Oggi il sostituto Pg presso la corte d'appello di Firenze, Luigi Biritteri ha chesto di aumentare la pena all'ex sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, e condannare gli altri tre imputati del processo per la morte di Veronica

Lo ha fatto concludendo la sua discussione al processo di appello contro Domenici, e contro il direttore della direzione cultura del Comune Giuseppe Gherpelli, il perito Ulderigo Frusi e l'imprenditrice Susanna Bianchi dell' associazione culturale che aveva il Forte in concessione per realizzare eventi estivi. È stato duro l'intervento del sostituto pg Luigi Biritteri davanti alla terza sezione penale della corte d'appello, presidente il giudice Anna Ruggiero. Biritteri ha fortemente attaccato la sentenza di primo grado e, di riflesso, i magistrati che l'hanno scritta. «Veronica Locatelli è diventata l'imputata, fu detto che l'80% della colpa era sua - ha affermato Biritteri - Fu una sentenza disonorevole e immotivata. Bisogna restituire l'onore alla vittima di questa tragedia». Il sostituto Pg ha aggiunto che «tutti gli imputati sapevano che nello stesso luogo era morto due anni prima lo studente romano Luca Raso e ciò rendeva prevedibile la possibilità che potesse verificarsi un evento analogo. Non si può dire di no su questo, perché un evento simile era già accaduto». Invece, nella prima sentenza «sparisce il dato dell'inganno ottico», dovuto alla scarsa illuminazione del Forte, e si attribuisce alla vittima perfino una sorta di «pulsione circense», per come camminò vicino ai bastioni volendo raggiungere il fidanzato. «Una corbelleria giudiziaria», ha chiosato il magistrato. «Un decesso simile era già avvenuto - ha anche detto Biritteri -, quindi o ci si doveva astenere dall'usare il Forte Belvedere considerate le sue condizioni di pericolo, oppure impedire in maniera massiccia l'accesso alle aree a rischio» lungo i bastioni che danno nel vuoto. Biritteri ha chiesto di aumentare la pena a Domenici per omicidio colposo da 10 mesi a due anni e 6 mesi, e di condannare coloro che furono assolti in primo grado: Bianchi e Frusi a 3 anni, Gherpelli a due anni e 8 mesi. Presenti in aula la mamma e il fratello di Veronica Locatelli, e i genitori di Luca Raso. L'ex sindaco Leonardo Domenici si è recato in aula ed ha assistito a una fase dell'udienza, poi è andato via.

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