Un tuffo "Nel mar dei Sargassi". Lo spettacolo di Manola Nifosì chiude Luglio Bambino

Campi Bisenzio, 19 luglio 2015 - Luglio Bambino si avvia verso un finale ricco di sorprese. Domani, lunedì 20 Luglio, al parco Iqbal si terrà lo spettacolo della compagnia catalana LA TAL, “The incredible box”. Uno spettacolo di clownerie, una magica scatola che da 150 anni meraviglia il pubblico di tutto il mondo. Magicamente davanti ai nostri occhi vedremo apparire scenografie fantastiche e personaggi bizzarri e stravaganti.

Martedì 21 luglio si terrà la chiusura del Festival al teatrodante Carlo Monni, ore 21,15. Si presenta la produzione del Festival e AttoDue, “Nel mar dei Sargassi” di Manola Nifosì. “La nostra idea o “leitmotiv” s’ispira – dice Manola Nifosì, da anni regista e animatrice di Luglio Bambino - al mito del tesoro nascosto, del viaggio avventuroso verso l’isola che non c’è, l’isola sconosciuta, l’isola felice. E’ una storia di Pirati terribili, di mappe del tesoro, di un’isola misteriosa popolata da spiritelli dispettosi che stanno a guardia del tesoro… L’isola è il luogo della magia, dell’immaginazione, del sogno, dell’utopia, del possibile non ancora realizzato, e ciascuno possiede una mappa che può condurlo alla ricerca del proprio tesoro. Ma una volta conquistato, non c’è tesoro, tramonto o gemma preziosa, che possa scaldarti il cuore se non hai nessuno con cui condividere la gioia che ti procura”.

Quattro attori e sette personaggi più “il cinghiaceronte”, in scena Sergio Aguirre, Manola Nifosì, Elena Fabiani e Luigi Monticelli; assistente Costanza Monticelli; costumi di Alessandra Vadalà; scenografia di Cristina Conticelli; realizzazione scenografica Stefano Fallai; lighting designer Giovanni Berti e ombre a cura di Grazia Bellucci (Teatrombria). Musiche originali di Luigi Monticelli e arrangiamenti musicali: Eric Butler.

Nel foyer sarà allestita una mostra fotografica dei lavori realizzate dai ragazzi nei laboratori ( Il recinto del tesoro e Ogni isola ha il suo tesoro) con l’artista Miguel Fabruccini, fotografie a cura di Antonio Fernandez.