Astori, l'ultimo abbraccio di Firenze. Fiorentina e Cagliari ritirano la maglia numero 13

Mercoledì 7 marzo la camera ardente al Centro tecnico di Coverciano, giovedì 8 marzo i funerali in Santa Croce e il lutto cittadino

Astori nel giorno della sua presentazione in viola (Andi Shtylla/Germogli)

Astori nel giorno della sua presentazione in viola (Andi Shtylla/Germogli)

Firenze, 6 marzo 2018 -  Firenze si prepara all'ultimo saluto di Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso nella notte tra sabato 3 e domenica 4 marzo mentre dormiva nell'albergo del ritiro viola.  Mercoledì 7 marzo la salma di Astori sarà portata al Centro tecnico federale di Coverciano dove verrà allestita la camera ardente. I funerali si terranno giovedì 8 marzo a Firenze, nella basilica di Santa Croce alle 10. 

Per onorare Astori, Fiorentina e Cagliari hanno deciso congiuntamente il ritiro della maglia numero 13, quella indossata dallo sfortunato giocatore.

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 Intanto, proseguono da tutta Italia (e non solo) i messaggi di cordoglio per la morte di Astori, il 31enne giocatore viola che lascia la compagna Francesca e la piccola Vittoria, di soli due anni.

Oggi, 6 marzo, è il giorno dell'autopsia che dovrà chiarire la causa della morte di Astori. I risultati, però,  dovrebbero arrivare in 60 giorni. La Procura di Udine ha conferito al direttore del Centro di patologia vascolare dell'Università di Padova, Gaetano Thiene, e all'anatomopatologo Carlo Moreschi l'incarico di effettuare gli esami autoptici sul corpo di Astori. I due esperti sono giunti intorno alle 10:15 in Procura e si sono diretti nella sezione di Polizia giudiziaria dei carabinieri dove hanno ricevuto l'incarico. 

La Fiorentina ha chiesto di poter partecipare, con la nomina di un proprio consulente, all'autopsia su Astori, ma la Procura ha respinto la richiesta. Lo conferma l'avvocato Raffaele Conte, nominato legale del club toscano, che questa mattina si è presentato con il medico legale Gloria Manetti in Procura per il conferimento dell'incarico. «Non lo abbiamo chiesto a tutela della Fiorentina. Lo abbiamo fatto perché tenevamo a partecipare per acclarare e sapere quali sono le cause della morte - ha spiegato - ritenevamo di poterlo fare quale persona offesa o danneggiata dal reato. La Procura ha ritenuto invece che siano persone offese solo i prossimi congiunti. Noi siamo persone danneggiate dal reato e siccome l'articolo 360 prevede l'avviso solo alla persona offesa hanno ritenuto che, nella veste di danneggiati, non fossimo legittimati a poter partecipare in questa fase». L'avvocato ha depositato una memoria in cui spiegava le ragioni per cui la Fiorentina dovesse partecipare all'esame, «anche perché c'è un buco normativo. L'articolo 360 prevede che l'avviso venga dato solo alle persone offese ma non c'è una norma che vieta la partecipazione».

Riguardo all'indagine e in attesa, appunto, degli esiti medico legali, proseguono le attività della Procura di Udine che, come atto dovuto (e necessario per poter disporre l'autopsia) ha aperto un procedimento penale con ipotesi di omicidio colposo, a carico di ignoti.

Continuano ininterrottamente gli omaggi allo stadio Artemio Franchi. Tanti tifosi portano omaggi floreali, biglietti, ricordi, così come sulla bacheca ufficiale della società toscana.

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