Brignano a Firenze, standing ovation per "Enricomincio da me" / FOTO

Trent'anni di carriera e cinquanta di vita: traguardi importanti. Da festeggiare con una risata lunga quasi tre ore. Una risata continua, fino alle lacrime

Enrico Brignano

Enrico Brignano

Firenze, 7 aprile 2017 - Trent'anni di carriera. Cinquanta di vita. Traguardi importanti. Ma anche gonfi d’ansia e interrogativi. Almeno a sentire Enrico Brignano, che porta sul palco la sua crisi esistenziale. Una crisi tutta da ridere. Da morir dal ridere. Per quasi tre ore di spettacolo e di risate continue. Brignano si racconta, dagli esordi al Laboratorio di esercitazioni sceniche di Luigi Proietti detto Gigi, all'Actor studios di Broadway, dove entra, chiede e costi e... esce, fino alle prime scritture per matrimoni e locali malfamati. Da ieri e fino a domenica al teatro Verdi ecco dunque “En-ricomincio da me”, gioco di parole per un titolo che ha il merito di sintetizzare il senso dell’operazione. E che pare omaggiare quel genio di Massimo Troisi, anche se lui in maniera più umile ricominciava da tre...

Scritto dallo stesso Brignano, insieme ai fedelessimi Mario Scaletta, Riccardo Cassini, Manuela D’Angelo, Massimiliano Giovanetti e Luciano Federico, lo spettacolo 2017 arriva dopo le fortunate tournée dei vari Evolushow. Ma se lì si rideva di un mondo parecchio cambiato e di un progresso che corre veloce veloce, qui ci si concentra su se stessi, partendo da una domanda fondamentale: cosa ha condotto Brignano al punto dov’è ora? Talento o fortuna? Così si torna indietro nel tempo, ritrovando vecchie conoscenze e strane figure, in bilico fra sogno e realtà. 

Tante, tante, davvero tante risate, intervallate (anche per riprendere fiato) da balletti, acrobazie e piccoli siparietti musicali. Di una bravura incredibile la giovanissima (27 anni li compirà il 28 aprile) Ilaria De Rosa, come cantante (che è nelle sue corde) ed anche come attrice (ruolo per lei inedito). Bellissimi anche i testi delle canzoni (di ispirazione Zerofila per quanto sembrino adatte a Renato) e straordinarie pure le musiche di Federico Capranica e Andrea Perrozzi. Meritano poi una speciale menzione i costumi di Paolo Marcati, le coreografie di Irma Di Paola e l'innovativa e spettacolare ideazione scenica che, come la direzione tecnica, è curata da Marco Pupin, giacché riescono a rendere cinematografici e tridimensionali gli scoppiettanti monologhi del comico di Dragona - "un borgo costruito in una sola notte, tutto abusivo compresa la chiesa, che si trova vicino Acilia" - recitati sempre con quel sorriso sornione che fa venire in mente il suo maestro, Gigi Proietti. E certo non è un caso che come lui Brignano piaccia a prescindere dalla latitudine e dal mezzo. Si tratti di cinema, teatro, tv. Eclettico.

Oggi (ore 20.45), domani (ore 16.45) e lunedì (ore 20.45) al Teatro Verdi di Firenze

Biglietti: pochi posti disponibili da 26 a  63 euro.

 info@teatroverdionline.it Teatro Verdi Via Ghibellina 99, Firenze 

DA NON PERDERE

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro