Terrorismo: in arrivo altri militari

In seguito ai fatti di Parigi il Viminale ha accolto la richiesta del prefetto fiorentino Alessio Giuffrida. In città quindi salgono a 94 i soldati a tutela degli obiettivi sensibili

Militari di guardia in città

Militari di guardia in città

Firenze, 30 novembre 2015 - Terrorismo: in seguito agli attentati di Parigi si rafforza il piano sicurezza in città.  E' in arrivo un nuovo contingente di soldati a tutela degli obiettivi sensibili. C'è anche l'invito a controlli più rigorosi nei siti museali o monumenti di maggior attrazione turistica, dagli Uffizi al Duomo, da Palazzo Vecchio al Campanile di Giotto.  

Secondo quanto spiegato sull'esito delle riunioni oggi in prefettura a Firenze, il Viminale ha accolto la richiesta del prefetto fiorentino Alessio Giuffrida, inoltrata subito dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica del 16 novembre scorso che aveva portato a un innalzamento dei dispositivi di sicurezza in città come su tutto il territorio nazionale. Arrivano così altri 20 militari dell'Esercito, operativi già nei prossimi giorni, che saranno impiegati nel centro storico a integrazione delle pattuglie di polizia e carabinieri. I loro servizi «saranno eventualmente rimodulati in seguito, secondo le diverse esigenze che dovessero manifestarsi» come deciso nel corso di una riunione di coordinamento con le forze di polizia svoltasi stasera.

A Firenze salgono così a 94 i soldati impiegati per la sicurezza della città. Oggi si è tenuto anche un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulle misure in atto a protezione dei siti museali con maggior numero di visitatori: alla riunione, presieduta dal prefetto, sono intervenuti il sindaco Dario Nardella per la sicurezza di Palazzo Vecchio, Eike Schmidt, nuovo direttore degli Uffizi e di Palazzo Pitti, e Franco Lucchesi presidente dell'Opera del Duomo. Il comitato ha raccomandato che vengano effettuati controlli rigorosi sul pubblico, attraverso metal detector o con l'utilizzo di altri dispositivi o iniziative adeguate (come telecamere, sistemi anti-intrusione, ingressi dedicati). Per Palazzo Vecchio, «si è preso atto delle misure già attuate e si è condivisa l'opportunità di intensificarle sotto il profilo organizzativo e operativo. Il Comune verificherà, attraverso la polizia municipale, i dispositivi da mettere in campo in collaborazione con le forze dell'ordine».

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro