Sesto Fiorentino, bufera in consiglio; mozione di sfiducia al sindaco: "Mandato fallimentare"

A presentarla sono stati otto consiglieri della maggioranza e cinque di opposizione. La spaccatura si è consumata in particolare sui temi caldi, inceneritore e ampliamento dell'aeroporto

Il sindaco Sara Biagiotti (foto Germogli)

Il sindaco Sara Biagiotti (foto Germogli)

Sesto Fiorentino (Firenze), 7 luglio 2015 - Una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco renziano di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, è stata presentata da 13 consiglieri, 8 di maggioranza e 5 di opposizione. Contro Biagiotti, che anche presidente di Anci Toscana, si sono schierati 8 consiglieri del Pd (la maggioranza del gruppo, che ne conta 15), 4 di Sel e un ex M5S ora nel gruppo misto. La mozione arriva in un clima di rottura tra Biagiotti e il Pd di Sesto Fiorentino che va avanti da molti mesi. Tempo fa, tra le polemiche, si era dimesso da capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giulio Mariani; quindi, erano arrivate anche quelle della segretaria della federazione di Sesto, Camilla Sanquerin.

Al centro delle divisioni, i temi 'caldi' della realizzazione dell'inceneritore fiorentino in località Case Passerini (nel territorio di Sesto) e dell'ampliamento aeroportuale che insiste nell'area vicina. «Alla base di questa decisione - spiega oggi Mariani - c'è l'impossibilità di non poter politicamente andare avanti: dopo un anno di mandato Biagiotti, il risultato è completamente fallimentare. L'attuale amministrazione è incapace di dare risposte ai cittadini, non ha un programma nè la voglia di confrontarsi e condividere proposte e idee. Abbiamo dovuto adottare lo stesso approccio di Renzi con il governo Letta: se si fanno le riforme, bene, altrimenti si va a casa», ha concluso l'ex capogruppo. Biagiotti, con Maria Elena Boschi e Simona Bonafè, nel 2012 è stata nel coordinamento della campagna delle primarie per l'allora sindaco di Firenze Matteo Renzi.

«Ho espresso alla collega Sara Biagiotti tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà, perchè sono rimasto sbigottito di fronte a questo atto, che trovo di slealtà grave nei confronti di un sindaco che ha ricevuto più del 56% dei voti dei propri cittadini appena un anno fa. Quindi la incoraggio ad andare avanti». Così il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato la presentazione della mozione di sfiducia. Ma, spiega Nardella, «Sara non è sola. Ha tutte le istituzioni dalla sua parte - ha sottolineato - vada avanti per un progetto di sviluppo per tutta l'area metropolitana che porta occupazione e finalmente ci consente di uscire da polemiche che vanno avanti da trent'anni e da trent'anni tengono congelato il territorio».

Anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha espresso «solidarietà» e «sostegno» al sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti e si è augurato che la mozione di sfiducia nei suoi confronti sia «ritirata» evitando così «qualsiasi ipotesi di commissariamento». «Biagiotti - afferma Rossi - riveste la carica di sindaco da poco più di un anno e quindi le argomentazioni addotte nella mozione di sfiducia, relative a scelte che riguardano la Piana precedono la sua nomina. Non può dunque essere indicata come responsabile». Augurandosi che si giunga ad una ricomposizione e che la mozione venga ritirata, il presidente invita a evitare il commissariamento che - dice - «sarebbe un indebolimento grave per tutta l'area. L'apertura di questa crisi sembra non spiegarsi con temi di natura squisitamente locale, bensì con forme di ostilità tra componenti del partito a livello nazionale, mentre un Pd unito e coeso antepone gli interessi della comunità e del territorio a personalismi e a contrapposizioni ideologiche».

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