Premio "Renata Borlone" a Fabiola Gianotti

il direttore del Cern di Ginevra sarà domenica 15 nell'auditorium di Loppiano

Il direttore  del Cern Fabiola Gianotti

Il direttore del Cern Fabiola Gianotti

Incisa Valdarno (Firenze), 10 febbraio 2015 - Sarà Fabiola Gianotti, fisico delle particelle elementari e prossimo direttore del Cern di Ginevra, a ricevere il premio “Renata Borlone, donna in dialogo” edizione 2015, per “le sue alte qualità professionali, per la passione mostrata nella ricerca scientifica e per le capacità umane mostrate nel coordinamento dell’elevatissimo numero di scienziati e ricercatori presenti nell’esperimento ATLAS. " Domenica 15 febbraio alle ore 9:30 si terrà la cerimonia di conferimento nell’Auditorium del Centro Internazionale di Loppiano, a Figline Incisa Valdarno, alla presenza di rappresentanti del mondo scientifico, autorità civili e numerosi amici. Il premio giunto alla sua terza edizione è stato istituito dall’Associazione culturale Renata Borlone in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia per onorare la memoria di Renata Borlone (1930-1990), focolarina, per oltre vent’anni corresponsabile di Loppiano ed ora Serva di Dio. Ricca di singolari valori umani e spirituali, Renata nutriva una particolare passione per la scienza che percepiva come strumento privilegiato per la costruzione dell’unità della famiglia umana. Ed è proprio in virtù di questa posizione che il premio, oltre che per i meriti scientifici, verrà consegnato a Fabiola Giannotti che nel 2012, in qualità di coordinatrice dell’esperimento ha annunciato la scoperta del Bosone di Higgs, particella chiave per capire come la materia ha avuto origine. Il prof. Sergio Rondinara, docente di Epistemologia e Cosmologia presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, a nome del comitato scientifico del premio, ha sottolineato la grande rilevanza umana e sociale, oltre che scientifica, del lavoro di Fabiola Gianotti, come testimonia la sua dichiarazione al momento della nomina a prossimo direttore generale del Cern in cui ha affermato anche di voler continuare a lavorare per la scienza al servizio della pace.  

Antonio Degl’Innocenti

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