Maniago, da Firenze a Castellaneta: "Cercherò con l’aiuto di Dio di fare qualcosa di bello"

Oltre tremila le persone, domenica, arrivate da tutta la diocesi e anche da Firenze per l'insediamento di mons. Claudio Maniago come vescovo di Castellaneta, dopo essere stato undici vescovo ausiliare del capoluogo toscano

L'insediamento di mons Maniago come vescovo di di Castellaneta

L'insediamento di mons Maniago come vescovo di di Castellaneta

Firenze, 18 settembre 2014 - "Un amore intelligente, operoso e solidale” nella Puglia che è ponte e arcobaleno, approdo e frontiera: “Mi spenderò per far più splendente e bello l’arcobaleno di questa terra con un impegno a servizio della comunione e per consolidare e costruire ponti che facciano crescere la Chiesa”. Dopo 11 anni come vescovo ausiliare di Firenze, mons. Claudio Maniago si è insediato da domenica come vescovo di Castellaneta e successore di monsignor Pietro Maria Fragnelli, attuale vescovo di Trapani. A Maniago è stato donato un anello dalla Diocesi, la casula dalle congregazioni, la mitra dall'Azione Cattolica. Lo stemma che ha scelto è una mano forte che sorregge un bastone sormontato da una stella, simbolo dell'ispirazione mariana. "In manus tua" il motto.

Oltre tremila le persone arrivate da tutta la diocesi e anche duecento fiorentini. Nella mattina ha visitato i degenti di una struttura di riabilitazione e il Santuario della Madonna di Massafra. Presenti il card. Giuseppe Betori e il card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia. Tra i vescovi presenti anche Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, il vescovo di Siena Antonio Buoncristiani e Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato. «Cercherò con l’aiuto di Dio di fare qualcosa di bello come uno dei vostri concittadini», ha detto Maniago, puntando a raggiungere “le periferie esistenziali dove c'è sofferenza, solitudine e degrado. «Mi impegnerò a vivere con voi e per voi – ha detto - secondo quanto il Santo Padre, Papa Francesco, ha chiesto ai vescovi, accogliendo tutti con magnanimità e con la porta del cuore sempre aperta, camminando davanti a voi, in mezzo a voi e dietro a voi, per condividere la vostra vita, gioie e speranze, difficoltà e sofferenze».

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