Rubano in una casa: rocambolesco inseguimento lungo la Fi-Pi-Li

La 'corsa' da Montespertoli a Scandicci è terminata con l’arresto di uno dei due fuggitivi

L'auto dei fuggitivi a Scandicci

L'auto dei fuggitivi a Scandicci

Firenze, 10 ottobre 2015 - Durante la scorsa notte, un cittadino ha segnalato il furto avvenuto nella propria abitazione riferendo di aver visto i presunti ladri fuggire, a bordo di un veicolo, in direzione centro di Montespertoli. Gli operatori della Centrale Operativa, appresa la notizia, hanno inviato una pattuglia presso l’abitazione indicata. Durante il tragitto, i militari sono riusciti a localizzare il mezzo segnalato che procedeva in direzione Ginestra Fiorentina per poi prendere la S.G.C. Fi-Pi-Li. Nel frattempo, in quella zona, al fine di fermare i due malviventi, venivano fatte convergere altre pattuglie dell’Arma. I due malfattori, resisi corto di essere inseguiti, per far perdere le loro tracce, hanno iniziato ad effettuare una serie di manovre elusive ed ad aumentare la velocità diventando un pericolo anche per gli altri utenti della strada. Imboccata l’uscita di Scandicci, dopo una serie di manovre, anche in contromano, hanno arrestato la loro folle corsa impattando contro un cartello stradale e ciclomotore.

Nonostante la forte collisione, i due, dopo essere usciti dal mezzo cercavano di fuggire nelle campagne circostanti. Dopo un breve inseguimento a piedi gli operanti sono riusciti a bloccare uno dei due fuggitivi, il soggetto che era alla guida del veicolo mentre il passeggero ha fatto perdere le sue tracce. A quel punto i carabinieri hanno iniziato le ricerche dell’uomo, grazie all’intervento di unità cinofile, con cane molecolari, e personale del della CIO del 6° Battaglione Toscana; davano esito negativo. La refurtiva è stata recuperata e restituita. Il veicolo è risultato essere rubato la giornata a Lastra a Signa. L’uomo, un cileno 29enne, già noto alle Forze dell’ordine, è stato arrestato per furto aggravato in abitazione, in concorso, e denunciato per ricettazione in quanto trovato in suo possesso beni di cui non riusciva a fornire la provenienza. Il cileno è stato associato presso la casa circondariale di Sollicciano.

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