Il diaconato per le donne

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Firenze, 19 maggio 2016 - Caro direttore, ora anche la Chiesa si mette a voler fare le donne prete. Questo Papa davvero sorprende tutti. Prima ha sdoganato i gay, poi con la comunione ai divorziati, adesso si parla di sacerdozio femminile. Sinceramente non so più che cosa pensare.

Arturo Brusco Monteroni

Caro Brusco, le svolte di Papa Francesco sono numerose, e Lei ne elenca alcune, ma ancora all’orizzonte non c’è quella relativa al sacerdozio femminile. Anzi, Bergoglio lo ha più volte e con fermezza escluso, rifacendosi in questo non solo alla secolare tradizione della Chiesa ma anche ai recenti interventi in materiale di San giovanni Paolo II. Detto questo è evidente che la commissione di studio sul tema del diaconato femminile che il Papa intende istituire è un modo per sollevare la questione del maggior coinvolgimento della donna nella vita delle comunità ecclesiali. Che, come ha ripetuto il Papa, non è relativa solo al sacerdozio o al diaconato, ma anche all’inclusione di donne in ruoli di comando e non solo «decorativi» come è stato indubbiamente finora.

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