La città verso il G7: l'incontro con i big del pianeta / VIDEO

Il programma con oltre 20 progetti in campo

Franceschini e Nardella alla presentazione del G7 della Cultura

Franceschini e Nardella alla presentazione del G7 della Cultura

Firenze, 28 marzo 2017 -  È IL PRIMO G 7 della cultura. Ma soprattutto è l’inizio di un cammino che i grandi della Terra intendono costruire e condividere. Domani e venerdì Firenze ospiterà il vertice voluto proprio dall’Italia «per far entrare il concetto di diplomazia culturale nell’agenda dei governi».

Lo ha spiegato così, ieri, il ministro del Mibact Dario Franceschini presentando a Roma, insieme al sindaco Dario Nardella, la due giorni che punta a diventare un appuntamento fisso «perché la cultura è la chiave di svolta per affrontare tutte le grandi sfide globali, compresa quella dell’economia». Fra i temi da affrontare la tutela del patrimonio dell’umanità danneggiato dalle calamità naturali, colpito durante i conflitti e attaccato dal terrorismo; il traffico illecito dei beni culturali.

I LAVORI si apriranno domani mattina nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Accanto all’Italia rappresentata dal ministro Franceschini, ci saranno il Canada, con il ministro Melanie Joly; per la Francia il ministro Audrey Azoulay; per la Germania il ministro Maria Bohmer; il commissario giapponese Ryohei Miyata; per gli Usa il sottosegretario Bruce Wharton e per il Regno Unito il ministro Karen Bradley.

«Ma saremo in nove – ha aggiunto Franceschini – perché al tavolo ci saranno anche il segretario generale dell’Unesco, Irina Bokova, e, special guest, il commissario Ue della Cultura, Tibor Navracsis, che sta lavorando molto sulla convenzione per la tutela dei beni culturali». A salutare le delegazioni internazionali interverrà anche il premier Paolo Gentiloni, che domani sera sarà nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, al concerto del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Riccardo Muti.

«L’obiettivo del G7 di Firenze – ha proseguito Franceschini – è stilare un documento finale per ribadire l’impegno corale della comunità internazionale. Tra le priorità del vertice, inoltre, la necessità di prevedere una componente culturale nelle missioni di pace promosse dalle Nazioni Unite e di rendere permanente il vertice dei ministri della Cultura nei prossimi G7».

Sempre a Palazzo Vecchio, venerdì, si svolgerà una tavola rotonda tra 7 intellettuali, uno per ogni paese, con il presidente della Fondazione Biennale di Venezia, Paolo Baratta in rappresentanza dell’Italia. «OSPITARE il G7 è un onore, un riconoscimento e un’opportunità – ha detto il sindaco Nardella – perchè ci consente di mostrare quello che la città sta già facendo sull’arte contemporanea, sulla valorizzazione del patrimonio, sul restauro. In occasione del vertice avremo poi tanti altri appuntamenti dal grande significato simbolico, come la copia dell’Arco di Palmira in Piazza della Signoria. Ci siamo preparati per offrire una città viva e dinamica, con un programma condiviso che fa da cornice e che si sviluppa in un mese attraverso 20 progetti di diversa natura».

Tra gli eventi il sindaco ha ricordato la mostra di Bill Viola a Palazzo Strozzi e il ritorno a Palazzo Vecchio della Chimera di Arezzo, il bronzo etrusco scoperto in epoca di Cosimo I ed esposto, come allora nella sala di Leone X.

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