La coca arrivava in Toscana su auto di lusso: traffico con la Germania, 9 arresti / VIDEO

Altre due persone sono ricercate. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia

Uno degli arresti

Uno degli arresti

Firenze, 21 marzo 2017 - Su quelle macchine di lusso acquistate in Germania e destinate al commercio extra Unione Europea c'era la droga. Quantitativi non eccezionali, un chilo alla volta. Ma le spedizioni erano frequenti e servivano ad approvvigionare di cocaina e marijuana il mercato fiorentino e pratese. I carabinieri di Firenze hanno sgominato una banda di nove persone che agiva tra Germania e Toscana. Si tratta di otto albanesi e un italiano, finiti nei guai a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Firenze su richiesta del pm della Dda fiorentina Giulio Monferini. Altre due persone sono ricercate.

Il gruppo criminale, con base a Firenze, è stato scoperto nel corso di accertamenti per individuare le fonti di approvvigionamento di droga in città.

I corrieri della droga erano componenti della banda incensurati. Le spedizioni venivano coperte con impieghi di facciata, in particolare col trasporto di auto destinate all'importazione extra Ue. Il gruppo usava vetture che venivano acquistate in Germania, intestate al corriere e dotate di una targa prova, necessaria per l'esportazione in Albania.

Durante il viaggio per imbarcarsi a Brindisi, i corriere consegnavano le partite, fatte arrivare in Germania dai paesi Bassi, ai referenti su Firenze e Prato. Per paura di essere pedinati dalle forze dell'ordine, i corrieri usavano stratagemmi come improvvise inversioni di marcia, più giri alle rotatorie, passaggi col semaforo rosso. Inoltre, si inviano messaggi sms contraddittori per eludere eventuali controlli degli investigatori. Se uno di loro veniva arrestato, il traffico di droga cessava del tutto, anche per mesi, fino a che le acque non si fossero calmate. Tra gli arrestati anche il capo dell'organizzazione, un 32enne albanese.

L'uomo, che prima viveva a Firenze, dopo l'arresto di un complice si era trasferito nella cittadina di Erfstadt, in Germania, diventata la nuova base decisionale del gruppo. Tra i clienti dell'organizzazione non solo pusher ma anche consumatori diretti. A questi ultimi la droga veniva consegnata a domicilio, nelle cassette della posta.

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