Spaccio nella ditta per rimediare alla crisi, arrestati due fratelli

Dicomano, operazione dei carabinieri. Sequestrati stupefacenti e denaro

Droga e denaro posti sotto sequestro dai carabinieri

Droga e denaro posti sotto sequestro dai carabinieri

Figline, 12 gennaio 2018 - Nella tarda serata dell’11 gennaio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Figline Valdarno hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di due fratelli italiani di Dicomano, proprietari di un’officina, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

I militari, a seguito di indagini sullo spaccio di droga nel territorio valdarnese, sono riusciti a risalire all’officina dei due fratelli, dove - riferiscono i carabinieri - per bilanciare le perdite economiche dovute alla crisi avevano dato inizio a una fiorente attività di spaccio di stupefacenti.

Le perquisizioni svolte sia nei locali di lavoro che nell'abitazione di uno de i due fratelli hanno permesso di rinvenire e sequestrare complessivamente 12 grammi circa di cocaina suddivisi in undici dosi e conservati in un barattolo ove era stato posto del riso per assorbire l’umidità e preservare la qualità della sostanza stupefacente; 40 grammi circa di marijuana; 25 grammi circa di hashish, suddivisi in tre dosi; una bilancina di precisione; materiale per il confezionamento della droga (una lama da trincetto e diversi fogli e rotoli di cellophane); 2.560 euro in banconote di vario taglio e ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.

Nel capanno vicino all’abitazione è stato trovato un filo, teso da parete a parete, su cui erano a loro volta legati dei filacci in verticale, verosimilmente utilizzati per l’essiccazione della marijuana, come testimoniato da alcuni residui di foglie trovati sul pavimento. Al termine delle operazioni, quindi, i Carabinieri hanno dichiarato in stato di arresto i due fratelli che, su disposizione del pm di turno, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa di essere processati per direttissima al Tribunale di Firenze.

Nel frattempo la droga verrà analizzata dal laboratorio del comando provinciale Carabinieri di Firenze per le indagini quali-quantitative, mentre il restante materiale e il denaro sequestrati verranno depositati presso l’ufficio corpi di reato e il fondo unico giustizia del Tribunale di Firenze.

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