Rissa al calcio storico, due calcianti radiati e 20mila euro di multa agli Azzurri

La decisione della Commissione disciplinare del calcio storico

La polizia in campo nell'edizione 2017 (Umberto Visintini / New Press Photo)

La polizia in campo nell'edizione 2017 (Umberto Visintini / New Press Photo)

Firenze, 15 giugno 2017 - Ventimila euro di multa agli Azzurri. E due calcianti radiati per sempre dalla competizione. Questi i verdetti della commissione disciplinare del calcio storico dopo le violenze durante la partita di calcio storico fiorentino tra Azzurri e Bianchi, giocata tradizionalmente in piazza Santa Croce, una delle due semifinali del 2017. Nel match giocato domenica 11 giugno ci sono state percosse e calci contro gli arbitri, e proprio per questo due calcianti sono stati radiati. I calcianti radiati sono Gianluca Gori Savellini, per un calcio dato ad un arbitro, e Antonio Schiavoni, per aver preso a botte altri due giudici di gara, uno con un pugno in faccia, l'altro con un calcio. I ventimila euro di multa alla squadra si riferiscono al rifiuto, di alcuni calcianti espulsi, di uscire dal campo di gioco.

La commissione si riserva anche di punire severamente altri calcianti azzurri: Pietro Cappelli e Gaetano Fiore, per l' atteggiamento tenuto a seguito delle espulsioni a loro carico, rifiutandosi di uscire dal campo, e il capitano Gabriele Ceccherelli, che si è rifiutato di dare una mano a riportare ordine tra i suoi compagni durante i disordini che hanno poi portato all'interruzione della partita.

Il match dell'11 giugno era stato dapprima sospeso, per violenze in campo, quindi interrotto: è stato dopo l'interruzione che i due calcianti azzurri hanno picchiato gli arbitri. Il giorno successivo il Comune ha deciso la vittoria a tavolino dei Bianchi (al momento della sospensione del Match il risultato era favorevole agli azzurri), che vanno così a giocare la finale del 24 giugno. La commissione disciplinare propone poi a Palazzo Vecchio la revoca del contributo economico comunale per il 2017 agli azzurri e la revoca della sede del colore in piazza Peruzzi.

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