Pitti, parte lo show: taglio del nastro col ministro Calenda / VIDEO / FOTO

La 93esima edizione della kermesse della moda maschile, per questa edizione, ha scelto il filo conduttore del cinema

Da sinistra Ciuoffo, Cavicchi, Nardella, Calenda, Bassilichi, Marenzi e Schmidt

Da sinistra Ciuoffo, Cavicchi, Nardella, Calenda, Bassilichi, Marenzi e Schmidt

Firenze, 9 gennaio 2018 - Firenze – Ciak, si gira. La 93° edizione di Pitti Uomo, che ha scelto il filo conduttore del cinema, si è aperta stamani nella rinnovata sede della Camera di Commercio di piazza Mentana. Alla cerimonia d’inaugurazione, accanto al presidente della Camera Leonardo Bassilichi sono intervenuti il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, il sindaco Dario Nardella, il presidente del Centro di Firenze per la moda italiana Andrea Cavicchi, il presidente Pitti Immagine e Confindustria Moda Claudio Marenzi, l’assessore regionale Stefano Ciuoffo.

«I risultati positivi conseguiti dal sistema moda italiano, che si credeva sconfitto e che invece rinasce, rappresentano una bella metafora per tutta l’Italia – ha detto il ministro Calenda –. Un settore che ha preso in faccia più di tutti la globalizzazione non governata e che è stato dimenticato per molti anni dai governi, ha saputo rimettere insieme i pezzi e ritrovando una strategia di sistema capace di invertire una tendenza. Questo non garantisce il futuro di un’azienda e del Paese, però garantisce che le premesse per andare avanti ci sono. Da qui può venire un messaggio importante non solo per l’economia ma per l’etica del Paese, più forte di quella che viene rappresentata».

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Calenda ha ricordato inoltre l’impegno finanziario del governo che ha approvato per i prossimi tre anni il piano per il Made in Italy: «I soldi ci sono – ha aggiunto –, ma la questione è cosa ci vogliamo fare. Il piano per il Made in Italy prevede un investimento fra i 150 ed i 200 milioni di euro, e ha come punto cardine, oltre a tutte le attività che facciamo all’estero, il fatto che si prendono le grandi fiere, quelle di eccellenza, e si investono molti soldi per renderle sempre di più strutturalmente ai vertici delle classifiche mondiali. Lo facciamo ormai da quattro anni, Pitti è stato il primo, sembra funzionare, bene, gli operatori sono contenti e quindi è giusto continuare».

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Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia e di Pitti Immagine, ha parlato inoltre delle trasformazioni del sistema fieristico: «Bisogna parlare di una settimana della moda maschile italiana, con 4 giorni di Pitti e 4 giorni a Milano che si completano in maniera perfetta: deve essere il modo in cui andiamo avanti a collaborare – ha spiegato – I grandi marchi della moda stanno unendo le due sfilate uomo e donna, altri si lanciano più sulla parte social, ci sarà una rivoluzione. In tutto questo, la mia considerazione è che i due punti fermi per le settimane della moda saranno Parigi e l’Italia. In Italia per la donna parlo di Milano, ma per l’uomo è un coacervo di due entità. I nostri competitor sono fuori dall’Italia».

In questo quadro, secondo Marenzi, Pitti deve fare la sua parte «in un sistema della moda che sta cambiando paradigma: molto è dovuto ai social e al digitale, che hanno trasformato il nostro consumatore, diventato un consum-attore. C’è sempre più interazione fra i brand e il consumo. È un’evoluzione che vedrà nei prossimi anni dei grandi cambiamenti».

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E dopo l’inaugurazione, tutti in fiera, dove fino a venerdì si presentano le tendenze moda dell’uomo del futuro secondo le proposte oltre 1.240 marchi, dei quali 570 provenienti dall’estero (il 45,8% del totale), 257 tra nomi nuovi e rientri al salone. Più di 24 mila i compratori attesi e un totale di visitatori che dovrebbero sueprare le 36mila presenze. Tra i tanti eventi della manifestazione, in collaborazione con Fondazione Pitti Immagine Discovery, oggi nella cornice della Stazione Leopolda, 12 finalisti provenienti da tutto il mondo presenteranno collezioni innovative per valorizzare le potenzialità della lana merino australiana.

A Palazzo della Mercanzia in Piazza della Signoria si apre oggi il Gucci Garden, il giardino ideato dal direttore creativo della maison Alessandro Michele dove saranno presentati una serie di prodotti in edizione unica, un ristorante a cura dello chef tre stelle Michelin Massimo Bottura e uno spazio espositivo curato da Maria Luisa Frisa.

Domani invece Brooks Brothers, il più antico brand di abbigliamento americano, celebrerà i suoi due secoli di vita con la sua prima sfilata in assoluto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Sempre domani, parte da Firenze la ‘Denim Revolution’ di Replay che in occasione di Pitti Uomo 93 organizza un evento speciale con vip e celebrità all’ex Manifattura Tabacchi: l’occasione è il lancio del nuovo progetto Hyperflex+. Così ad animare la serata ci sarà un dj set firmato dal gruppo musicale britannico Disclosure e poi dal duo francese degli Ofenbach, balzati al successo l’anno scorso con il singolo Be Mine.

Non solo, il calciatore Neymar, testimonial del brand, è atteso in stand da Replay alla Fortezza da Basso giovedì in tarda mattinata. Il parterre di ospiti della serata si preannuncia ricco di celebrità: sono attesi l’attore Adrien Brody, le modelle Joan Smalls e Bar Rafaeli, Meredith Mickelson e l’attrice Madalina Ghenea. Oltre a loro sono attesi anche ospiti italiani, tra cui l’attrice Miriam Leone, Melissa Satta, Alessandro Cattelan e Aurora Ramazzotti. E sempre per il fuori salone, al Westin Excelsior presentazione della nuova collezione A/I 18-19 di Domenico Tagliente.

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