"Il gonfalone è di tutti": Forza Italia critica la presenza al Toscana Pride a Arezzo

I capigruppo di Campi e Sesto non approvano la decisione: "Il patrocinio va concesso unicamente se favorisce il dibattito o il confronto di idee diverse"

Maria Tauriello e Paolo Gandola consiglieri di FI a Sesto e Campi

Maria Tauriello e Paolo Gandola consiglieri di FI a Sesto e Campi

Campi Bisenzio (Firenze), 27 maggio 2017 - “Pieno diritto a manifestare, ma siamo fermamente contrari a patrocinare e ad inviare il gonfalone delle città di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino a manifestazioni così divisive che presentano un chiaro carattere politico o rispondono ad una parte politica”: Forza Italia contesta l'utilizzo che viene fatto del gonfalone comunale. E questa volta si parla del Toscana Pride di oggi ad Arezzo.

“Quando sono in ballo temi caldi, eticamente sensibili - dicono Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio e Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia a Sesto Fiorentino - ritenuti dalla popolazione divisivi, riteniamo che il patrocinio debba concedersi unicamente se favorisce il dibattito o il confronto di idee diverse. Evidentemente tra noi di centrodestra e la sinistra che governa le nostre Città sussiste una grande differenza su cosa sia e che valore abbia un patrocinio o un gonfalone. Secondo noi il gonfalone rappresenta il simbolo della città e della sua comunità nella sua interezza. Ci dispiace notare come, per l’ennesima volta, gli esponenti di maggioranza dei nostri enti si siano dimenticati di rappresentare tutta la cittadinanza, decidendo di prendere una posizione netta a nome di tutta la cittadinanza su un argomento che ogni persona di ogni idea politica e di ogni inclinazione sessuale valuta secondo la propria coscienza. Tra i diritti di tutti rivendichiamo con forza anche il diritto di pensarla in modo diverso. Quel gonfalone e quei colori non sono di proprietà del Sindaco pro tempore”.

La scorsa settimana a Campi Bisenzio, nel foyer del teatro Dante, è stata celebrata la prima unione civile: il sindaco Emiliano Fossi ha unito in matrimonio due donne. Lo scorso anno, invece, in assenza di normativa specifica, era stata fatta cancellare dal Prefetto la registrazione delle prime nozze gay (avvenute all'estero) fra due uomini, residenti a Campi. 

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