Maturità, i consigli del centista (con lode): "Vivete a fondo ogni momento dell'esame"

I consigli del 24enne Duccio, che cinque anni fa prese 100 e lode al Gobetti di Bagno a Ripoli

Nel riquadro Duccio Giorgetti

Nel riquadro Duccio Giorgetti

Firenze, 20 giugno 2017 - “L’importante non è quel che trovi alla fine di una corsa. L’importante è quello che provi mentre corri”. Usa una frase detta dal professor Martinelli in ‘Notte prima degli esami’ il 24enne Duccio Giorgetti. Come dire: “Ragazzi che siete alle prese con la Maturità, vivete a fondo quest’esperienza. E’ un esame che regala anche emozioni. E, soprattutto, è un’esperienza unica. Che, nel bene o nel male, non ricapita”. Dall’alto del suo strepitoso 100 e lode conquistato nel 2012 al termine dei suoi studi al liceo scientifico Gobetti di Bagno a Ripoli, Duccio riguarda con un pizzico di nostalgia a quei giorni di ormai cinque anni fa. “Per me il liceo ha rappresentato una bellissima esperienza. È vero che l’Università offre più libertà, ma quei legami che si instaurano con compagni e professori è impossibile averli”.

Alla vigilia dell'esame, con più di 7mila ragazzi che saranno alle prese con la prima prova, che consigli ti senti di dar loro? E per stasera? Una bella uscita con gli amici o a nanna presto?

“Consiglio di sfruttare le sei ore fino in fondo per rileggere tante, tante volte quello che avete scritto. Seguendo i consigli di mio padre, io dopo aver buttato giù il tema ‘snebbiai’ la testa pensando ad altro per una ventina di minuti. E poi mi ributtai a capofitto sulla prova, che avrò riletto una cinquantina di volte. Per la serata di oggi, beh, posso dire che io nel tardo pomeriggio vidi ‘Notte prima degli esami’ coi compagni. Poi si cenò insieme e si andò a bere qualcosa in un pub. Ovviamente non facemmo tardi, ma io presi sonno non prima delle due. Sono fatto così…. Anche adesso che sono iscritto a Medicina mica sono cambiato”.

E il tototema? Può essere utile o serve solo a creare ansia?

“Ci sono infinite possibilità di tracce… Io lascerei perdere i vari consigli che spopolano su internet. Alla fine può capitare, come successe a me, di optare per l’argomento più inaspettato. Le tracce vanno lette molto attentamente. Non basta, in teoria, azzeccare l’argomento per fare un buon tema”.

Che dire ai maturandi con la tentazione di fare i furbetti?

“Occhio… Il rischio è troppo alto. Se si viene beccati con uno smartphone, la prova finisce lì. E poi un aiutino può arrivare inaspettato, magari anche da un prof interno…”.

È vero che la terza prova è complicatissima?

“Oggettivamente non è facile. E’ un po’ la prova generale in vista dell’orale. L’unica è aver studiato durante l’anno. E in quelli precedenti… Anche lì è importante fare una scaletta mentale”.

Infine, l’orale… Come affrontarlo?

“Intanto, bando a calzoncini corti e a ciabatte. E cercare di essere il più possibile rilassati. È l’ultima mezz’ora nella scuola… C’è un carico di emozioni non indifferente. Anche il professore più duro si può sciogliere in quel momento. Nel mio caso, ci fu addirittura un po’ di commozione”.

In bocca al lupo, ragazzi.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro