Campi, Forza Italia dice no a una medicalizzata ogni 60mila abitanti

Campi Bisenzio (Firenze), 9 settembre 2017 – Un gazebo per informare la cittadinanza sulla probabile riorganizzazione del “punto di emergenza territoriale” a Campi. Forza Italia oggi in via Rucellai, durante il mercato settimanale, ha incontrato i cittadini in vista del consiglio comunale del 12 settembre quando sarà discussa la mozione presentata dal capogruppo Paolo Gandola e dai consiglieri Chiara Martinuzzi e Roberto Valerio.

Lunedì 11 settembre l'assessore al welfare Luigi Ricci dovrebbe spiegare la posizione del Comune in merito. Nel frattempo in agosto c'è stata molta agitazione fra i volontari delle associazioni, i cittadini anche se molti turni scoperti erano dovuti alle ferie dei medici e all'impossibilità di reperire dei sostituti. Va detto, inoltre, che al momento le dirigenze delle associazioni di volontariato che gestiscono le postazioni delle ambulanze medicalizzate non si sono ancora espresse ufficialmente sull'argomento. E' vero che la materia è di competenza della Regione e del 118 ma l'esperienza trentennale di Campi (la prima medicalizzata fu alla Pubblica Assistenza nel 1984, seguita poi dalla Misericordia), in una realtà che ha visto la popolazione raggiungere i 46.000 abitanti e incrementare il distretto industriale, non può essere cancellata in un colpo. Fra 2003 e 2006 Campi fece da apripista anche con il “punto di primo soccorso” (collocato all'epoca alla Misericordia in via Montalvo) che portò ad una notevole riduzione degli accessi nel pronto soccorso ospedalieri. Esperienza che nonostante i risultati non ebbe vita lunga.

“Quelle delle ferie o dell'assenza dei medici per malattia rappresenta inutilmente la cosiddetta “foglia di fico” - dice Paolo Gandola - che qualcuno sta utilizzando per mascherare le gravi criticità in corso. Le intenzioni della direzione del 118 sono assolutamente chiare. Al riguardo, il piano operativo di area vasta centro, specifica come sia in corso, attualmente, una revisione dell’assetto territoriale dei punti di emergenza sia a livello regionale che di area Vasta che poterà ad un adeguamento agli standard previsti dal Dm/70. Intenzione della direzione del 118 è dunque quello di procedere ad una realizzazione di una rete di emergenze territoriali omogenea prima a livello di area Vasta e poi a livello regionale entro il 31 dicembre 2017”.

I consiglieri di Forza Italia si sono documentato con scrupolo per scoprire quali sono le linee guida di tale riorganizzazione, come delineate nel piano  e prevedono: un PET (punto di emergenza territoriale) o mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000 abitanti/ copertura territoriale non superiore a 350 kmq; l'implementazione su tutta l’area Vasta Centro dell’ambulanza con medico a bordo con il modello di auto medica, soprattutto nei Pet ad elevata operatività. Poi l'implementazione del modello ambulanza con infermiere a bordo in sostituzione dei PET medicalizzati e la riduzione dei PET medicalizzati soprattutto nelle aree di confine dove esistono sovrapposizioni sia dentro l’area Vasta Centro (Confine Prato – Pistoia e confine Prato – Firenze) e sia tra le Aree Vaste. Infine, più responsabilità anche per i volontari con la riqualificazione attraverso la formazione BLSD dei soccorritori per realizzare una rete di ambulanze di primo soccorso tutte in grado di garantire la defibrillazione semi automatica se indicata.

“Chiediamo ai cittadini – conclude Gandola – di partecipare al Consiglio comunale del 12 settembre con inizio alle 17 e dimostrino, con la loro presenza, come nessuno sia disposto a perdere un servizio ed un presidio importante come quello del punto di emergenza territoriale”.