Luigi Caroppo
Firenze

La moschea senza meta e certezze

Buona domenica

Luigi Caroppo

Luigi Caroppo

Firenze, 2 ottobre 2016 - Vabbè, lo sappiamo, ci dividiamo su tutto, non poteva la nuova moschea trovare facile gestazione. Il problema è che ora ci si accapiglia (all’interno del Pd tra amministratori e parlamentari) anche sulla soluzione tampone, l’ospitalità temporanea per la preghiera del venerdì al MandelaForum. Il deputato Fossati lancia l’idea, l’assessore Perra tesse i contatti con l’imam fiorentino, il presidente del Quartiere 2 Pierguidi si mette di traverso con le sue ragioni.

Questo durante l’estate. Si arriva a questi giorni e il problema di ripropone anche perché La Nazione fa conoscere i risultati del sondaggio commissionato dal consigliere di Forza Italia Razzanelli sulla moschea da costruire (46 % contrari, il 38 % favorevoli). E il copione si ripete: Perra riparla con la comunità islamica per concretizzare la richiesta all’associazione che guida il MandelaForum, Pierguidi difende il quartiere e dice che non può essere stressato da un’altra ondata di persone settimanalmente, Fossati rilancia la sua idea. E poi piomba Nardella che frena su tutta l’operazione di «trasferimento a termine» al palasport. Non si pretende il pensiero unico nel Pd, ma quanto meno una presa di coscienza chiara sul problema che ogni venerdì si manifesta in piazza dei Ciompi-Borgo Allegri.

Gente ammassata dentro i locali della moschea, il caos fuori. Firenze, città ad alto tasso di civiltà, deve risolvere la questione mettendo da parte le polemiche di turno. Così come la comunità musulmana deve rendere, già da ora, più trasparente possibile l’operazione per la nuova «casa» di culto. Buona domenica.

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