Beni statali, sì agli hotel no ai libri

Il commento

Maria Prunai

Maria Prunai

Firenze, 28 marzo 2017 - Se i Lorenesi utilizzarono gli spazi dei conventi soppressi per fini di utilità sociali, se il neonato stato italiano li utilizzò per scuole, distretti militari e pubblici uffici, gli attuali amministratori passeranno alla storia per l’utilizzo alberghiero. E’ dei giorni scorsi la notizia dell’acquisto del complesso dell’ex scuola di Sanità militare nella Costa San Giorgio a Firenze da parte di un grande imprenditore che ne farà un hotel. Nel periodo in cui ho diretto la Biblioteca Marucelliana (1996-2008) ho visitato numerosi immobili, anche del Demanio militare, per trovare nuovi spazi per la biblioteca in continua crescita in quanto destinataria, per legge, di tutti i libri stampati in provincia di Firenze.

Ma il demanio aveva disponibile per la Marucelliana un solo edificio, fatiscente per l’umidità, in via del Barco. Il demanio militare, che in alcuni casi avrebbe potuto sotrarre alla vendita beni necessari alla pubblica utilità, non acconsentì. Sono passati ormai molti anni e due degli immobili in questione saranno utilizzati per incrementare il turismo mentre l’amministrazione statale ha dovuto corrispondere affitti a prezzi di mercato per tutti questi anni e per il futuro. Ma non sarebbe stato meglio sotrarre a un turismo sempre più invadente questi spazi storici che con maggiori garanzie sarebbero stati custoditi da uffici statali? E’ bene che si sappia che in tempi in cui c’erano ancora risorse disponibili sarebbe stato possibile operare concretamente scelte diverse più decorose per la città.

* ex dirigente biblioteche Ricciardiana, Marucelliana, Medicea Laurenziana

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