Alcuni momenti della camminata del sandalo dell’edizione che si è tenuta lo scorso anno
Empoli, 23 agosto 2015 - «CHE in un contesto quotidiano come il nostro, fatto di modernità e comodità, ci siano ancora persone affette da disabilità che devono fare i conti con barriere architettoniche o rinunciare a semplici gesti come prendere i mezzi pubblici, è un paradosso. Per questo ci è sembrato giusto organizzare la terza edizione della “Camminata del sandalo” a sostegno della campagna #vorreiprendereiltreno. E di assegnare il premio S. Liberata a Iacopo Melio, il giovane di Lazzeretto costretto sulla sedia a rotelle promotore e anima di questa battaglia, nata sui social network». Parola di don Donato Agostinelli, parroco di Cerreto Guidi, da anni nel Movimento Shalom, ‘regista’ dell’iniziativa in programma giovedì 10 settembre.
Una intera giornata dedicata alla gioventù, articolata in eventi per tutti. A partire dalla camminata, attesissima. Lo scorso anno furono oltre 300 e di ogni età, «dai bambini ai nonni», i partecipanti alla marcia nata per rendere ancora più saldo il gemellaggio spirituale tra borgo mediceo e Fucecchio nel nome di S. Teofilo da Corte, frate francescano vissuto nel 1700.
«Da Fucecchio, veniva a Cerreto Guidi, calzando i suoi sandali e qui donava conforto e cure a chi stava male» ricorda don Agostinelli. Una figura ancor oggi amatissima di cui si conservano le reliquie nel convento della Vergine di Fucecchio. Da lì prenderà il via, alle 18,30, la «Camminata del sandalo», che rientra nei 679esimi festeggiamenti in onore della Santa di Cerreto Guidi e che «è pronta ad accogliete tutti, istituzioni, associazioni, curiosi».
La comitiva attraverserà le colline percorrendo i sentieri di campagna e al santuario di Santa Liberata troverà ad accoglierla i piccoli sbandieratori delle contrade cerretesi. Una festa che proseguirà in piazza Vittoria Emanuele II (ore 21,30) tra spettacoli, di gruppo giovanile Shalom e scuola di danza La Maschera, e consegna del 6° premio S. Liberata.
«Volevamo darlo a Iacopo Melio – racconta il parroco – Ma lui stesso ha voluto andasse alla onlus Vorrei prendere il treno. Siamo felici di poter accendere i riflettori su questo ragazzo e la sua iniziativa: esempi positivi di cui è doveroso parlare».