Salti e capriole da un muro all’altro. Giù nel vuoto, gravissimo a 11 anni

Fucecchio: il ‘parkour’ finisce in un dramma. Asportata la milza

La disciplina, molto pericolosa, del parkour è sempre più in voga anche tra i nostri giovani e giovanissimi: fortunamente il ragazzino di Fucecchio non rischia la vita

La disciplina, molto pericolosa, del parkour è sempre più in voga anche tra i nostri giovani e giovanissimi: fortunamente il ragazzino di Fucecchio non rischia la vita

Fucecchio, 25 settembre 2016 -  UN GIOCO finito male. Con niente di cui ridere o da spendere con gli amici, bensì un ricovero d’urgenza in ospedale e un altrettanto urgente intervento chirurgico. E’ costato caro a un ragazzino di appena undici anni un pomeriggio dedicato al parkour. Qualcosa, durante il percorso all’insegna di ostacoli ‘urbani’ da superare a suon di arrampicate, salti, volteggi e prove di equilibrio, è andato male. Malissimo, tanto che al giovane, residente a Fucecchio con la sua famiglia di origini albanesi, è stata asportata la milza: era l’unico modo per fermare la grave emorragia interna che lo aveva colpito, dopo un volo di un paio di metri conclusosi con una spaventosa caduta all’interno del parco Corsini, area verde della sua città. A raccontarlo sarebbe stato lui stesso ai medici e ai carabinieri. A quanto pare, nel pomeriggio, come già fatto altre volte, era uscito di casa per raggiungere la ‘palestra’ urbana, non molto distante dalla sua abitazione. Lì, ha iniziato a mettersi alla prova fra gradini da superare, muretti da raggiungere e pareti da scalare: del resto, il parkour è una disciplina sempre più in voga tra i giovani che lo considerano non solo uno sport, ma una vera esperienza di vita.

E COME spesso capita nella vita, c’è stato un intoppo. Il ragazzino è caduto rovinosamente, sbattendo la parte anteriore del corpo e riportando traumi molto seri. Forse si è schiantato in un muretto dopo aver preso male le misure, forse ha messo un piede in fallo al termine di un salto. Fatto sta che dolorante, è arrivato al punto di primo soccorso di Fucecchio, accompagnato da parenti. Le sue condizioni sono apparse subito serie serie, tant’è che è stato deciso il suo trasferimento in codice rosso all’ospedale «San Giuseppe» di Empoli. Sottoposto ad accertamenti è emerso che l’undicenne, oltre a un brutto taglio sull’occhio, aveva un polso fratturato e un grave trauma addominale. Ulteriori esami hanno evidenziato la grave emorragia interna, provocata dalla rottura della milza. Il ragazzo è stato quindi operato d’urgenza. Fortunatamente, dopo una notte trascorsa in rianimazione in prognosi riservata, nella giornata di ieri il suo quadro clinico era in miglioramento. Chissà se anche il suo stato d’animo? Sicuramente, il giovane ‘atleta’ si è beccato un bruttissimo spavento. Molto più del brivido che spinge gli appassionati del genere a sfidarsi tra tetti da cui lanciarsi e altri ad raggiungere, in barba al rischio. Lo stesso corso nel febbraio del 2013 da altri originali sportivi della Lucchesia. In quel caso a restare ferito fu uno studente universitario lucchese di 22 anni. Mentre giocava al softair – la guerra simulata – con alcuni coetanei, era volato dal tetto di un capannone dismesso ad Altopascio, scelto come ideale teatro bellico. La copertura in eternit aveva ceduto e il ragazzo era precipitato per oltre sette metri. Soccorso dagli amici era finito all’ospedale di Cisanello con la frattura del bacino, la doppia frattura di un gomito e gravi lesioni polmonari. Alla fine se l’era cavata: adesso sta bene, ma il suo è stato un lungo e faticoso calvario.