Due suicidi nelle carceri toscane in pochi giorni. Rossi: "Non sono morti casuali"

Il presidente della Regione sui casi dei due detenuti che si sono tolti la vita in cella: uno a Grosseto e l'altro a Lucca. " È ancora lontana la via di un carcere più umano"

Un carcere

Un carcere

Firenze, 23  settembre 2016 - Due suicidi in pochi giorni nelle carceri toscane, a Grosseto e a Lucca, hanno spinto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi a intervenire con una dichiarazione ai giornalisti e con l'im pegno di approfondire la conoscenza delle situazioni alla base di queste tragedie. 

«Credo che questi due fatti non si possano considerare casuali. Quando in un luogo di sicurezza ci si può suicidare c'è una contraddizione insostenibile per lo Stato e dobbiamo interessarcene. È ancora lontana la via di un carcere più umano, dove l'obiettivo costituzionale della riabilitazione venga perseguito in maniera adeguata, e che non sia invece un luogo di morte», ha detto Rossi. 

«Bisogna che le istituzioni tutte su questo siano attente, si facciano sentire, e facciano la loro parte fino in fondo - ha aggiunto  Rossi -. Telefonerò ai direttori degli istituti per sentire la loro versione dei fatti e dimostrare l'interesse regione. Parlerò anche con i direttori generali delle Asl perché la sanità vada a verificare la situazione. E parlerò anche con sindaci delle due città e con il garante regionale dei detenuti. Tutto questo perché non ci sono morti di serie A o B».