Le info ai turisti? Palazzo Vecchio le manda per sms

Rivoluzione nella gestione dei flussi. Se agli Uffizi ad esempio c’è una fila di due ore, sarà possibile inviare messaggi ai turisti suggerendo di andare a visitare il Museo di storia della scienza Galileo

Un gruppo di turisti davanti alla facciata della basilica di Santa Croce

Un gruppo di turisti davanti alla facciata della basilica di Santa Croce

Firenze, 23 ottobre 2016 - RIUSCIRE a orientare le grandi masse di turisti che affollano Firenze e che, in prospettiva, sono destinate a crescere ancora, è una delle grandi scommesse che il sindaco Nardella ha intenzione di vincere. Perché solo la gestione dei flussi e la delocalizzazione dal congestionato quadrilatero d’oro, ormai quasi invivibile per i fiorentini, potrà consentire un’ulteriore crescita del turismo senza dover pensare a soluzioni drastiche per proteggere dal consumo il cuore del centro storico.

FIRENZE non è solo Uffizi, David, Cupola e Ponte Vecchio, bisogna avere la forza di spostare dai punti cardinali le grandi masse, convincendole che c’è molto altro da vedere. E suggerendo cosa.

Proprio per questo il sindaco cala la carta «big data» e delle «informazioni profilate»: in pratica, sapendo dove vanno e cosa fanno turisti e fiorentini, si possono suggerire alternative. Come? Il sistema è complesso. Ma un tassello alla volta Palazzo Vecchio sta componendo il puzzle. Gli uffici stanno lavorando per chiudere in tempi rapidi l’accordo con la compagnia telefonica Vodafone «che consentirà di raccogliere tutte le informazioni, nel rispetto della privacy, su cosa fanno e dove vanno i 18 milioni di turisti che ogni anno visitano la nostra città», spiega Dario Nardella.

Comprando il servizio di mobile analytics, la società telefonica fornisce tutte le informazioni sugli spostamenti dei suoi clienti, simulando anche i comportamenti di quelli delle altre compagnie, dando uno spaccato realistico dei movimenti. Con questo sistema possiamo sapere chi è in coda agli Uffizi, per esempio. E se c’è una fila di due ore, sarà possibile inviargli un messaggio suggerendo di andare a visitare il Museo di storia della scienza Galileo, a due passi da lì. Se il turista si farà convincere, sarà alleggerita la fila agli Uffizi e sarà guadagnato un visitatore in più a un museo meno frequentato. Incredibile ma vero. Con questo sistema si potranno fornire informazioni utili a cittadini e turisti che per ora vengono unicamente bombardati di pubblicità.

Estendendo il sistema si potranno poi creare altri servizi, quali la casa delle ‘app’, che permetterà di riunire in una sola applicazione tutte quelle che possono essere utili a un determinato cliente in un preciso momento, senza costringerlo a scaricare decine di aplicazioni da usare una sola volta, ma consentendone l’utilizzo al bisogno.

ALTRO TEMA che si sta sviluppando è quello del crowdfunding. «Cerchiamo sempre l fiorentini e imprese per salvare il nostro patrimonio artistico – spiega Nardella – Bisogna invece cominciare a lavorare più efficacemente al crowdfunding, un sistema di azionariato diffuso, che consente di chiedere ai turisti un contributo per la nostra arte». In pratica gestendo i dati e chiedendo il permesso di inviare informazioni, si potrà informare l’utente telefonico di una raccolta fondi per salvare qualche opera d’arte.