Saldi estivi chiusura negativa: la stagione si ferma a -5%

Il presidente di Federmoda Paolo Mantovani: "Il comparto ha comunque retto"

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Arezzo, 1 settembre 2015 - All'inizio sono partiti in sordina, si sono ripresi in corso d’opera, ma alla fine hanno fatto registrare un inesorabile -5% rispetto alla stessa stagione dello scorso anno. Si concludono oggi i saldi estivi, con le collezioni autunno inverno già in bella mostra da un paio di settimane nelle principali vetrine dello shopping. E dopo due mesi di svendite, adesso è tempo bilanci.

«In termini di numeri i saldi non sono stati molto brillanti - dice Paolo Mantovani Presidente di Federmoda Confcommercio - le svendite sono partite in sordina e sono state sorrette da una questione climatica più che dalla voglia di fare acquisti. E’ stata una stagione estiva molto calda, perciò la maggior parte degli acquisti sono stati fatti in funzione d’uso, con la corsa ai capi estivi e agli abiti più leggeri. Ma nonostante ciò si registra un 5% in meno rispetto alle svendite estive dello scorso anno. E questo si somma a un’annata che già non era stata particolarmente facile.

In termini di volume d’affari i saldi rappresentano una parte importante dell’incasso, circa il 40%, una fetta che nel tempo è diventata sempre più grossa per i negozianti, con gli acquisti che tendono sempre di più a concentrarsi nel periodo delle svendite». Ma la fetta di torta è più piccola dell’anno scorso.

«Il -5% dei saldi estivi non è un dato da leggere per forza come negativo - continua Mantovani - perchè l’economia reale non ha smesso di decrescere, quindi il comparto tutto sommato ho retto bene». Intanto i negozi hanno tirato fuori le nuove collezioni autunnali. Nonostante le temperature alte di questi giorni non abbiano aiutato a lanciare le vendite.

«I commercianti hanno già tirato fuori i capi autunno inverno - spiega il Presidente di Federmoda Confcommercio - e come in tutti i periodi complicati, la moda mostra il meglio di sé e cerca di dare il massimo con collezioni accattivanti. Purtroppo le vendite non si sono ancora concretizzate a causa del caldo persistente, ma la gente è venuta lo stesso a vedere e curiosare nei negozi tra le nuove collezioni».

Le tendenze della prossima stagione? Siamo in un momento particolare, in cui le varie collezioni risaltano al massimo le caratteristiche di ogni singolo stilista. Molte le proposte, tutte diverse. «Ognuno espone quanto di meglio ha, ci sono tanti bei materiali e anche molti colori - dice Mantovani - insieme ai soliti grigio, nero e blu. E quest’anno c’è molta fantasia e differenza tra uomo e donna.

Per quanto concerne i tipi di negozi, ci sono due mercati paralleli: uno è di fascia alta, con clienti che pur guardando un po’ più di prima al prezzo, comprano. Poi c’è la fascia bassa che sta attenta al prezzo e alla spesa. Mentre spariscono le fasce intermedie. Oggi c’è comunque trasversalità e ci sono anche clienti che comprano un mix di entrambe».