Oggi Guerrina compie 50 anni ma la casalinga è ancora introvabile. In un sms la chiave del giallo?

Atteso il responso delle analisi svolte dal Ris

Guerrina

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Arezzo, 24 ottobre 2014 - Oggi Guerrina compie 50 anni ma chissà se sarà in grado di festeggiarlo questo compleanno anomalo. Ormai manca da casa da cinque mesi e mezzo e ogni giorno che passa colora sempre più di mistero la storia della casalinga di Ca’ Raffaello. Gli inquirenti stanno ancora indagando. La donna è davvero scappata di sua volontà, magari insieme al fantomatico ambulante marocchino di cui nessun altro, oltre al marito e forse Padre Graziano, ha mai sentito parlare, come sembrava prefigurare la denuncia di scomparsa presentata subito da Mirko Alessandrini, oppure c’è qualcosa di più e di peggio?

La donna, almeno a dar retta alle tracce del cellulare, di strada dal suo paesino arroccato in cima all’appennino pare averne fatta poca. Già, forse nel telefonino sta la chiave del giallo. Almeno in queste ore ci credono gli inquirenti, a cominciare da Pm Marco Dioni che conduce le indagini insieme alla collega Ersilia Spena e al procuratore capo Roberto Rossi che sta, per così dire, in regia. L’ultimo mistero è quello del contatto agganciato dalla cella di Sestino intorno alle 17,30 del primo maggio, tre ore e mezzo dopo che la suocera l’aveva vista allontanarsi da casa in direzione della canonica di padre Graziano, l’unico indagato di un’inchiesta ancora sospesa al livello delle ipotesi investigative: fuga? E’ sempre meno probabile. Sequestro di persona? E’ uno scenario quasi da romanzo gotico. Delitto? Troppo presto, e con troppi pochi elementi, per farne una pista unica. 

Torniamo al contatto delle 17,30. Non è una telefonata a vuoto ma un sms. Inviato e ricevuto da chi? Chi indaga si trincera dietro il riserbo: forse, per la prima volta, dice uno degli inquirenti, abbiamo un filo che può condurci da qualche parte. Ad allungare questo filo, magari, potrebbero contribuire i Ris, la cui relazione sull’esame delle auto del frate congolese, sempre più al centro delle indagini, è attesa a giorni, forse già oggi. Ci fossero tracce vere, l’inchiesta vivrebbe un’improvvisa accelerazione. Nell’attesa si intrecciano i racconti e le testimonianze suggestive, che possono voler dire tutto o magari niente.