L'aspirante prof è incinta: le fanno l'esame via webcam

La prova di laboratorio avrebbe potuto essere pericolosa per il bambino: all'Itis di San Giovanni un esperimento mai successo in Toscana

Lorenzo Pierazzi (Valdarno Post)

Lorenzo Pierazzi (Valdarno Post)

Arezzo, 28 giugno 2016 - Si è presentata all’Itis «Galileo Ferraris» di San Giovanni con un bel pancione, al settimo mese di gravidanza. E' una professoressa toscana di circa 30 anni, tra le aspiranti all’abilitazione per insegnare. Tra le sedi regionali anche il plesso di San Giovanni. Una trentina i partecipanti alla selezione, tra cui lei. 

Una delle materie prevedeva l’uso dei laboratori, interdetti a chi aspetta un bambino per il rischio. Motivo? L’eventuale presenza di polveri o di sostanze pericolose per il nascituro. Che fare?

Preside e commissari non sono stati neppure sfiorati dal pensiero di rimandare a casa la giovane e hanno individuato un escamotage. Un tecnico del «Ferraris» è diventato la «longa manus» della precaria. Una sorta di automa comandato a distanza dalla voce della prof.

Lei in una stanza «sicura» e grazie ad un collegamento webcam a impartire le disposizioni.   Un’idea che può fare da apripista per situazioni analoghe. Pare, infatti, che sia la prima volta che una simile soluzione sia sperimentata in ambito regionale.