I cinque ragazzi Landi alla conquista dell'America. Le loro borse alla settimana della Moda di New York, in passerella per il marchio anche persone disabili

Terza generazione di una nota azienda aretina, hanno tra i 20 e i 28 anni e sono già approdati in Cina e USA

I nipoti del patriarca Mario Landi che fondò la grande azienda

I nipoti del patriarca Mario Landi che fondò la grande azienda

Arezzo, 27 febbraio 2015 - Giovani aretini alla conquista dell’America. Sembrerebbe il titolo di un film, invece è la storia di cinque ragazzi che lo scorso 15 febbraio sono approdati nella passerella del Lincoln Center di New York, in occasione della Mercedes-Benz Fashion Week 2015.  Loro si chiamano Sara, Gianluca, Stefano, Matteo e Francesco, hanno tra i 20 e i 28 anni e rappresentano la terza generazione della famiglia Landi, il cui patriarca Mario fondò quello che oggi è diventato uno dei più grandi centri manifatturieri aretini, Landi Pelletterie, produttore dei marchi più importanti della moda internazionale nel settore accessorio con sede a Ponte a Chiani.

Adesso la direzione è di Marco e Monica Landi che hanno deciso di investire sui nipoti per sbarcare nel mondo dell’alta moda; è nelle mani di questi giovani, infatti, tutto quello che riguarda il settore fashion dell’azienda: «Siamo entrati nel 2013 e abbiamo avuto un anno per imparare a produrre e curare la parte amministrativa– racconta Sara, una dei nipoti – dovevamo sapere cosa significa essere artigiani e mandare avanti un’azienda». Lo scorso anno poi la grande scommessa: «Nel 2014 c’è stato il nostro ingresso in società, gli zii hanno deciso di darci la possibilità di esprimere la nostra creatività presentando un brand, Landi Accessories, e i risultati non sono tardati ad arrivare: in meno di un anno siamo sbarcati in Cina allo Xi’an Fashion Week e lo scorso 15 febbraio a New York, sempre per la settimana della moda». E nella Grande Mela le borse Landi hanno partecipato anche ad una particolare sfilata.

Volete raccontarci quale sfilata e che tipi di obiettivi si poneva?

 «Abbiamo aderito al progetto FTL Moda Loving You che permette di sfilare alle persone disabili; Manuela Migliaccio è stata la modella che ha indossato le nostre borse, percorrendo la passerella in carrozzina con una grinta incredibile, non finirò mai di ringraziarla. Abbiamo sposato subito questo progetto perché ci sembrava importante sostenere un modo di vivere che rispetti la diversità».

E quanto c’è di vostro in questa collezione?

«Tutto, i disegni sono di Gianluca e Stefano, i nostri designer, e la realizzazione dei prodotti è di zio Marco. In questa sfilata c’era la nostra storia e allo stesso tempo la voglia di guardare al futuro: abbiamo abbinato la nostra tradizione artigiana forte di 60 anni con la modernità».

Per Arezzo siete anche motivo di orgoglio…

«Eravamo l’unica azienda non solo aretina, ma anche italiana presente con i propri prodotti».

Vi considerate in qualche modo la dimostrazione che con la fiducia degli adulti i ragazzi possono fare grandi cose?

 «Se si da la possibilità di esprimere le proprie capacità ad una generazione senza futuro, la nostra voglia di fare li sorprenderà».

Saverio Crestini