Morta in auto sotto il sole: il Pm chiede l'archiviazione per la mamma

Caso di Castelfranco: la donna secondo la procura ha sofferto di amnesia dissociativa, convinta cioè in perfetta buona fede di aver completato il giro di tutti i giorni

I soccorsi in auto

I soccorsi in auto

Arezzo, 30 gennaio 2018 - Amnesia dissociativa. E' il motivo, detto in termini tecnici, che ha spinto il Pm Andrea Claudiani a chiedere al Gip l'archviazione delle accuse contro la mamma di Castelfranco che a giugno aveva dimenticato la bambina in macchina, provocandone la morte.

Amnesia dissociativa: cioè secondo il Pm, in totale accordo con il procuratore capo Roberto Rossi, la donna avrebbe perso la memoria a breve, il mancato accompagnamento della bambina in asilo, sostituendola con quella routinaria: convinta cioè in perfetta buona fede di aver fatto esattamente le operazioni di ogni giorno, compreso il passaggio alla scuola della bambina. E per questo la giudicano non perseguibile sul piano penale e non ritengono debba essere rinviata a giudizio

E' uno dei drammi più gravi del 2017, una storia che aveva commosso non solo il Valdarno ma tanta gente. Al centro la piccola Tamara, di appena 16  mesi, trovata morta nell'auto della madre a Castelfranco. Uccisa dal calore sviluppatosi nell'abitacolo della vettura parcheggiata al sole dove la mamma Ilaria Naldini, indagata per omicidio colposo, l'aveva lasciata perchè convinta di averla accompagnata all'asilo.

Una morte sopraggiunta abbastanza velocemente. L'ipotesi che filtra è che sia bastata meno di un'ora di sole a picco.  La donna dopo aver parcheggiato la macchina aveva raggiunto il suo posto di lavoro, nel comune di Castelfranco di Sopra.

Mamma che fin dal primo momento aveva tenuto anche con i magistrati un atteggiamento collaborativo, ricostruendo la dinamica dei fatti con una chiarezza ritenuta dagli investigatori calzante con quanto riferito dai testimoni. E del resto non era mai stata sollevata l'ipotesi di  abbandono di minore.

Sempice la ricostruzione: la donna, al lavoro sia per il comune di Castelfranco che per quello di Terranuova, era uscita di casa al mattino presto, era salita in auto con la piccola e aveva proseguito per Castelfranco anziché lasciare all'asilo nido Tamara, che era sul suo seggiolino, così come faceva ogni giorno. Scesa dall'auto, posteggiata in piazza Vittorio Emanuele davanti al Comune, era entrata in ufficio, uscendone 6 ore dopo, intorno alle 14,15, con una certa premura perché convinta di dover andare a prendere la bimba al nido. Solo una volta salita in macchina si era resa conto di quanto era successo: cercando disperatamente di salvarla. Ma ormai era troppo tardi.