Il rombo gentile della macchina da cucire, il fruscio delle forbici e della carta, il bisbiglio del gessetto sui tessuti e lo sbuffo del ferro da stiro. Sembra un'orchestra. In via Roma, a Firenze, le stoffe danzano sulle note di Beethoven e prendono forma sotto le mani grandi e delicate di Rodolfo Cisternino, 89 anni, il maestro. Il tavolo da lavoro è il suo podio. Pugliese di nascita, fiorentino di diritto, sarto da una vita. "Di regola si dice che il lavoro del babbo è mezzo imparato per i figli, nel mio caso il maestro è stato mio fratello, ma è uguale. Come giocattoli avevo i rocchetti dei fili, ho messo i primi punti quando non avevo neppure 10 anni" quando fare il garzone di bottega diventava una scelta di vita. "Erano altri tempi, le mamme non lasciavano i ragazzi per strada e li mettevano nelle botteghe. Ce ne erano tante, perché ogni cosa che serviva doveva essere fatta. Ora se serve un paio di scarpe entri in un negozio e li compri, all'epoca dovevi prenotarle dal calzolaio. Se ora si rompe qualcosa, la butti via, prima in qualche modo si riparava". Entrando nella sua bottega lo troviamo immerso nella musica classica, con le mani su una giacca in gabardine che a detta sua è molto difficile da lavorare. Rodolfo ha imparato il mestiere guardando il fratello più grande, con lui ha messo in piedi una sartoria in San Frediano e a lui è sopravvissuto. Ottant'anni tra puntaspilli e cartamodelli, senza mai annoiarsi né stancarsi. Via Roma l'ha visto crescere e lui l'ha vista cambiare. "Non c'è nulla di quando sono venuto io, era piena di artigiani. Chiudevano le case per fare le botteghe, ora è il contrario, si chiudono le botteghe per fare mini appartamenti. Tutta la zona di San Frediano era così". E mentre il mondo fuori mutava rapidamente, lui rimaneva fedele a se stesso. È la resistenza di chi "va per conto suo". Ma tutto ha un prezzo e in questo caso è l'assenza di giovani da formare, che rende impossibile il ricambio generazionale e quindi inevitabile la parola fine. L'articolo completo di Teresa Scarcella è sul sito della Nazione ✍🏻 @scarcellateresa
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