Da 55 giorni scatta la stessa foto, ogni mattina, dalla finestra di casa sua. Federico Gerini, che abita in via Pietrapiana da oltre trent’anni, ha iniziato a documentare così la situazione surreale del cantiere abbandonato che da fine marzo occupa una delle strade più frequentate del centro storico di Firenze. “Il cantiere è stato aperto il 26 marzo, e secondo il cronoprogramma doveva essere chiuso entro il 21 giugno. Oggi è il 14 luglio, ed è tutto ancora fermo”, racconta. I lavori sono stati sospesi e l’intervento, pensato in origine per realizzare cassonetti interrati dopo il rifacimento dei sottoservizi, è rimasto incompiuto. “Ma se i cassonetti non si fanno più, non ha senso tenere la strada chiusa. I disagi per chi vive qui sono enormi”, aggiunge. Sulla vicenda è intervenuto Mirco Dinamo Rufilli, presidente del Quartiere 1. Conferma che il progetto prevedeva inizialmente un doppio intervento: prima il rifacimento dei sottoservizi, poi l’installazione dei cassonetti interrati. “Ma molti residenti si sono opposti. Il progetto era vecchio, quindi abbiamo deciso di sospenderlo. Adesso siamo in una fase di ascolto e confronto con i comitati e gli abitanti del quartiere, anche attraverso incontri pubblici, per trovare una soluzione condivisa”. Tra le opzioni in esame, spiega Rufilli, ci sarebbe lo spostamento dei cassonetti in piazza Salvemini, lato strada. “Sono in corso valutazioni da parte degli uffici tecnici del Comune di Firenze. Intanto abbiamo chiesto che il cantiere venga ridotto, ma alcuni interventi tecnici ancora necessari non dipendono direttamente da noi quindi fino a quando non saranno ultimati non possiamo intervenire”. L'articolo completo di Rossella Conte è sul sito della Nazione
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