Il Forte in finale senza Ambrosio e Ipinazar: "Risposta del gruppo: ha fatto la differenza"

Il ds De Gerone soddisfatto del risultato raggiunto. Adesso una decina di giorni per preparare la sfida al Trissino per lo scudetto

Il Forte in finale senza Ambrosio e Ipinazar: "Risposta del gruppo: ha fatto la differenza"

Il Forte in finale senza Ambrosio e Ipinazar: "Risposta del gruppo: ha fatto la differenza"

Dopo la sconfitta interna di gara tre e dovendo affrontare la trasferta di Lodi senza due pedine del calibro di Ambrosio e Ipinazar il Porsche Centre Forte dei Marmi non partiva, una volta tanto, da favorito. Invece, con una condotta di gara pressochè perfetta e uno spirito di squadra eccezionale, il gruppo di Alessandro Bertolucci s’impone per 3-0 e raggiunge in finale il Trissino. E ci sarà anche tempo adesso per preparare al meglio la serie di finale (ancora una volta al meglio delle cinque partite) visto che la prima partita, a Trissino, è in programma sabato 25 maggio. Il Forte che non avrà Ambrosio (fuori tutta la stagione) avrà comunque il vantaggio di giocare l’eventuale bella in casa. Mirko De Gerone, direttore sportivo rossoblu, trattiene a stento il legittimo entusiasmo.

Che partita è stata?

"Pressochè perfetta: abbiamo subìto poco e rischiato ancora meno. Abbiamo giocato con il cervello e il cuore, grazie a un gruppo fantastico che nei momenti di difficoltà, e questo lo era, sa sempre fornire prestazioni maiuscole".

Come avete rimediato a due assenze così pesanti?

"Con il grande lavoro e la grande capacità di sacrificarsi da parte di tutti. Senza Federico e Francisco abbiamo raddoppiato gli sforzi e meritato di giocarci la finale con due vittorie ottenute sulla pista di Lodi".

Avete mai avuto paura di non farcela?

"Credo che tutti abbiano visto che la nostra vittoria è stata indiscutibile, senza possibilità di recriminazione da parte di nessuno. Siamo stati superiori e l’abbiamo dimostrato in pista. La nostra è una squadra con individualità importanti, ma è stato il gruppo che ha fatto la differenza dentro e, cosa che molti non possono vedere, fuori la pista".

Difficile trovare un migliore in una quarta partita straordinaria per come è stata interpretata, ma una menzione speciale va a Gnata, insuperabile, Torner, geometrico, e Gil, implacabile e indomabile, capace di seminare sullo scatto atleti con la metà dei suoi anni. Adesso Bertolucci ha dieci giorni per preparare la prima finale (sabato 25 maggio a Trissino), con la speranza di riuscire a recuperare almeno Ipinazar, visto che la presenza di Ambrosio al momento non è sicura neppure per il mondiale di settembre a Novara.

G.A.

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