Elezioni comunali Reggio Emilia 2024, il Pd apre le consultazioni interne: "Non escludono le primarie”

Il partito, ancora alla ricerca di un candidato sindaco dopo l’ultimo mandato di Luca Vecchi, ascolterà 1000 esponenti della società civile

Il Pd ha presentato le consultazioni interne in vista delle elezioni comunali del 2024

Il Pd ha presentato le consultazioni interne in vista delle elezioni comunali del 2024

Reggio Emilia, 30 agosto 2023 - "Questo percorso non è fatto per evitare le primarie: è uno strumento organizzativo ulteriore rispetto a quelli che il partito già possiede, ma la decisione definitiva la prenderemo poi". Roberta Mori, presidente dell’assemblea provinciale del PD, presenta così le consultazioni che il Partito democratico ha deciso di avviare in vista delle amministrative del 2024.

A spiegare gli scopi e i metodi dell'iniziativa è il segretario provinciale Massimo Gazza: "Vogliamo ascoltare la società civile reggiana, associazioni culturali, sportive, di categoria, sindacali, gli iscritti, i direttivi e le assemblee. Sottoporremo a oltre mille reggiani, indipendentemente dal loro schieramento politico e divisi in 4 gruppi con un referente ciascuno - rispettivamente Raffaele Leoni, Roberta Mori, Antonella Incerti e Gianluca Cantergiani - un questionario di 28 domande. Non è per deresponsabilizzare i dirigenti né per arrivare a un candidato, ma per dare un contributo innovativo alla politica e arrivare a creare una squadra di governo in linea con gli interessi della città".

Reggio Emilia è il primo capoluogo di provincia ad adottare questo metodo e anche la segretaria nazionale Elly Schlein ha approvato l'iniziativa, quando pochi giorni fa è venuta a Reggio. Gazza non ha risparmiato qualche stoccata al centrodestra: "Questo percorso è un grosso investimento ideale, che mira a superare le frazioni in un momento in cui è la destra che si sta dividendo, come dimostrato nelle ultime ore dall'uscita, di fatto, di Marco Eboli dal suo partito".

E ancora: "Non serve solo un nome di un candidato ma un progetto politico serio. Non serve un uomo forte, un mandrake come vuole fare la destra sarebbe una proposta politica debole. Tra Gaida e Rivalta, per esempio, ci sono esigenze diverse e noi vogliamo trovare una scelta più unitaria possibile".

Incalzato su qualche nome, il segretario provinciale non si è tirato indietro: "Non siamo preoccupati di non riuscire a trovare un candidato, anzi. Io? Ovviamente quando ci si imbarca in un progetto come questo, il coinvolgimento è massimo. Mammi? In questo momento sta facendo un lavoro egregio in Regione, intensificato dalle emergenze sul fronte ittico e agricolo in Romagna. è uno dei migliori a livello nazionale ed è un bene che esprima il suo valore su un fronte così decisivo: siamo certi che quell'impegno lì è primario".